Ritorno al successo

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Ritorno al successo

Dall’ultimo post è passato più di un mese… un mese di “silenzio” sul blog ma in cui, dietro le quinte, ho lavorato tanto e in vari modi. Prima di tutto ho lavorato nel senso comune nel termine.”. Infatti, da quando sono tornata dalla Norvegia, il lunedì sono al centro di medicina sportiva Kerenzerberg, dove mi occupo dei test di diagnostica sportiva e do lezioni di corsa. Inoltre, a metà settembre, ho fatto due settimane di supplenza come docente di educazione fisica al Liceo di Lugano. E in mezzo a tutto questo ho anche traslocato: ora abito ufficialmente di nuovo a Zurigo e assieme a Flo! È un gran lavoro anche smontare e rimontare mobili, inscatolare e tirar di nuovo tutto fuori, pulire e riordinare… Più in generale, durante questo periodo, direi che mi sono goduta la vita normale, con impegni vari (sociali, sponsoring, eventi, amici, ecc), senza fare troppa attenzione alle ore di sonno, alla rigenerazione perfetta, all’aspetto mentale, alla preparazione e all’analisi delle gare.

Tuttavia ho lavorato anche duramente dal lato fisico. Dal terreno “molle” scandinavo sono passata al terreno “duro” svizzero, dalle ripetute di CO alle ripetute in pista. Questo perché ora il focus è di nuovo sulle gare sprint, con le gare di coppa del mondo a Laufen e in Cina improntate soprattutto su questa disciplina, e soprattutto con i mondiali sprint in Danimarca come prossimo grande obiettivo.

Le gare di coppa del mondo in Svizzera sono sempre molto motivanti per noi atleti svizzeri, da una parte perché ci aspettano gare tecnicamente interessanti nei nostri terreni, ma anche soprattutto perché c’è sempre un pubblico spettacolare a fare il tifo. Alla vigilia della tre giorni di Laufen la motivazione a fare bene quindi era molto alta anche per me, soprattutto perché avevo voglia di riscattarmi dalla delusione dei mondiali.

E così, il duro lavoro dell’ultimo mese assieme al fatto di essermi anche un po’ lasciata andare e “rilassata” mentalmente, mi hanno ripagata con tre risultati strepitosi: il settimo rango nella media distanza, il terzo nella knock-out sprint e il secondo nella sprint individuale. Che sollievo e soprattutto che soddisfazione!

Media distanza:

Nelle poche gare nazionali che ho corso quest’autunno ho visto che fisicamente sono in forma, e che mi trovo abbastanza a mio agio anche nel verde del Mittelland. Però non si può mai abbassare la guardia, e come già in Norvegia, bisogna lavorare bene con la bussola ad ogni punto. L’obiettivo della mia media distanza era quello di suddividere bene ogni tratta (se possibile) in una parte “facile” dove posso correre veloce, e una parte di precisione dove devo correre bene in bussola. Obiettivo principale: non fare errori grossi, ma tenermi sempre bene sotto controllo! E direi che il mio obiettivo l’ho raggiunto facendo una gara abbastanza buona nel bosco, con un “solo” errore di circa 45 secondi al punto numero 5 e una scelta sbagliata che mi fa perdere 20 secondi al punto 12. Ma ciò che mi ha fatta arrabbiare molto è la scelta finale, a pochi metri dal penultimo punto (lungo la strada), in cui ho perso preziosissimi secondi che mi fan perdere il diploma. E l’errore è stato di quelli davvero stupidi: correndo sulla strada al limite delle mie capacità, avevo solo in test di dover passare a destra di una casa. Purtroppo la mia cartina era rovinata proprio dove era disegnata un’altra casa e così, tutto a un tratto, ho visto una casa e ci sono passata a destra. Tutto risultava però un po’ strano perché non c’era nessuna strada, ma solo un prato. Mi sono fermata, ho cercato di capire la cartina senza panicare troppo e per fortuna ho capito “in fretta”, ho corretto e cercato di correre al massimo fino all’arrivo. Se proprio qui ho perso più o meno dei 14 secondi che mi mancano al diploma è difficile da stabilire con certezza… ma questo errore mi fa inevitabilmente arrabbiare!

Foto: Rémy Steinegger, Steineggerprix

Foto: Rémy Steinegger, Steineggerprix

Knock - Out Sprint

Per fortuna la rabbia si è trasformata in energia per la Knock-Out sprint del giorno dopo. Una nuova disciplina che a me piace molto. A dir la verità non l’ho mai corsa in una coppa del mondo, solo in allenamento, ma visto che a me piacciono le gare sprint e anche il contatto con gli avversari (come nelle staffette), ero carica per questa nuova sfida. La qualifica a Zwingen si è rivelata più tecnica e difficile del previsto, con una parte nel castello molto intricata. Vincendo il mio heat mi sono qualificata tranquillamente per i quarti di finale e ho potuto anche scegliere la batteria che volevo. La gara dei ¼ di finale è stata un po’ meno “tranquilla”. Durante la gara, tutto ad un tratto, mi accorgo che qualcosa non quadra, controllo e mi accorgo che stavo leggendo dal punto 6 al posto che dal punto 5 (ho praticamente saltato un punto sulla cartina). Subito ho reagito, corretto, e mi son detta “ora corri più veloce che puoi!”. Al punto di ritrovo dopo la farfalla però ho visto le altre ragazze della mia batteria e ho capito di aver ritrovato il contatto con loro, e per finire, con una scelta diversa, ma giusta, per l’ultimo punto, ho vinto anche l’heat dei quarti di finale. L’errore però mi ha “svegliata” per i successivi round. La semifinale al pomeriggio si è svolta nella cittadina di Laufen, con partenza (per me a sorpresa) già nell’arena. Con il metodo di separazione “course choices” ho potuto scegliere la mia variante di punti iniziali e penso di aver fatto una buona scelta. Infatti, dopo che il percorso era di nuovo uguale per tutti, ero davanti assieme alla ceca Teresa Janosikova, e anche se alla fine ho dovuto sprintare per difendere il secondo posto, mi sono qualificata per la finale. La finale era molto dura, visto che ho potuto correre testa a testa contro le migliori orientiste al mondo. Fino a metà gara ero nel gruppetto, un po’ dietro, intorno al 5. rango. Poi sono riuscita a superarne qualcuna e a due punti prima dalla fine ero terza dietro a Tove e Sabine. La scelta per andare all’ultimo punto è stata decisiva. Con la mia scelta ho recuperato Sabine, ma la ceca Janosikova mi ha superato con un finale fisicamente più veloce. Alla fine è risultato il bel terzo posto e finalmente di nuovo un podio in coppa del mondo!

1/4 Finale Zwingen. Foto: C. Aebersold

1/4 Finale Zwingen. Foto: C. Aebersold

Knock-Out Finale. Foto: R. Steinegger, Steineggerprix

Knock-Out Finale. Foto: R. Steinegger, Steineggerprix

terza nella Knock-Out! Foto: R. Steinegger, Steineggerpix

terza nella Knock-Out! Foto: R. Steinegger, Steineggerpix

Sprint

Domenica si son chiuse le danze con la sprint individuale a Laufen. Durante il riscaldamento le gambe erano stanche e pesanti, ma partita in gara, punto dopo punto, sono riuscita a farle andare sempre più veloce. Con una gara quasi perfetta e soprattutto grazie all’ottima scelta nella seconda parte di gara ho finito la mia gara al secondo rango, battuta solo dall’incredibile e imbattibile Tove Alexandersson.

seconda nella sprint! Foto: R. STeinegger, Steineggerpix

seconda nella sprint! Foto: R. STeinegger, Steineggerpix

E così la coppa del mondo in Svizzera è stata di nuovo una grande soddisfazione, una bella festa, molto ripagante per me e per tutti i miei fans!

Grazie al mio fan Club che è venuto a sostenermi numerosissimo e rumorosissimo! Siete i migliori! 😊

Ora la stagione continua con un campo d’allenamento in Francia, i World Games militari e l’ultimo girone di coppa del mondo in Cina. In Francia cercherò di affinare la mia tecnica sprint, in modo da ripetere i risultati di Laufen anche in Cina, e perché no, finire sul podio nella generale di coppa del mondo!

PS: non perdetevi l’evento di fine stagione del fan club FORZA ELENA il 10 novembre! Chi non è ancora socio, fa ancora in tempo ad annunciarsi! ;-)

Fan Club Forza Elena

Fan Club Forza Elena

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28esimo rango e tanta delusione…

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28esimo rango e tanta delusione…

Una grande delusione, un vuoto e soprattutto tanti punti di domanda, è quello che mi rimane del mio unico vero “appuntamento” ai mondiali di quest’anno.

Ho investito tanto, mi sono preparata al meglio tecnicamente, la forma fisica c’era ed era ottima, ma la giornata era una di quelle “no”. Ho fatto vari errori, come ad esempio al punto 2, la scelta per andare al punto 4 e soprattutto un errore grande di oltre 2 minuti al punto 11. Due minuti che in una media distanza dei mondiali sono un’eternità. Due minuti che mi fanno perdere 13 posizioni e quindi la possibilità di raggiungere un rango nelle prime 15, l’obiettivo della nazionale. Per il mio obiettivo personale di classificarmi nelle prime 10 serviva una ottima gara da parte mia. Di scuse per la mia prestazione deludente non ne ho. Non ho avuto problemi di salute, la preparazione è andata bene e il giorno stesso ero molto nervosa (come sempre), avevo rispetto del bosco e del tracciato ma al contempo ero anche molto motivata. Una combinazione che solitamente, alle gare importanti, mi permette di riuscire meglio del solito. Ma questa volta non è andata così perché non sono stata all’altezza né mentalmente né tecnicamente. Una volta partita ho commesso vari errori, non ho trovato la calma per orientarmi in modo preciso e così non sono mai entrata veramente in gara. Ho avuto una possibilità e non l’ho sfruttata.

Mesi e mesi di preparazione, il trasloco in Norvegia e 60 allenamenti in cartina nei terreni scandinavi, e tutto quello che mi rimane è una grande delusione…. E tante domande a cui ho cercato di dare una risposta durante il road trip che mi ha riportata a casa in Svizzera.

Sapevo sin dall’inizio che il terreno scandinavo non è il mio forte. Da una parte la tecnica necessaria in questi terreni “pianeggianti”, con tantissimi dettagli, come correre in bussola, fare CO in modo prospettivo, riconoscere i dettagli da lontano, ecc non mi sono così familiari. Dall’altra parte anche l’aspetto fisico come correre in questo terreno molle, paludoso e con tante piante di mirtilli è molto faticoso e diverso dai terreni di casa nostra. Proprio per questo ho deciso lavorare a queste mie lacune trasferendomi in Norvegia. Inoltre, con i mondiali ora suddivisi tra gare boschive un anno e gare sprint l’altro anno, sono diminuite le gare e di conseguenza gli effettivi della squadra sono stati ridotti. Con tutto questo in testa già durante tutta la preparazione invernale sapevo che sarebbe stato difficile qualificarmi per i mondiali, e soprattutto fare bene durante l’appuntamento iridato. Ma ci credevo ed ero convinta che con un buon lavoro di preparazione ci sarei riuscita.

Ricapitolando, direi che il primo mese al nord è stato un successo. Ho avuto bisogno di riabituarmi al terreno scandinavo e alla vita di Halden, ma presto ho visto i primi miglioramenti sia nelle gare che negli allenamenti. La mia tratta alla staffetta 10mila è stata forse il picco della stagione primaverile. Dalle prime di gare di selezione in poi però sono iniziate le insicurezze: la tendenza a fare grossi errori, lo stress mentale nel confrontarmi con le compagne di nazionale (dopo tanto tempo senza, anche a causa dell’infortunio) e il voler dimostrare il buon lavoro svolto in Norvegia sono forse i motivi principali. Ho sempre avuto in testa quanto sarebbe stato difficile qualificarsi ai mondiali e, al contrario dell’anno scorso per gli europei in casa, non avevo la necessaria fiducia in me stessa. Di conseguenza ho sempre cercato – erroneamente – di dimostrare qualcosa al di sopra delle mie capacità, cosa che spesso si è però trasformata in una performance decisamente al di sotto delle mie capacità… Alla coppa del mondo in Finlandia sono andata con poche aspettative, e il risultato è stato soddisfacente e mi ha ridato un po’ di motivazione. Poche settimane dopo, alle gare di selezione per i mondiali i nervi hanno più o meno tenuto, ma il risultato di nuovo non è stato quello sperato: al posto della long o della staffetta, le due discipline a cui ambivo, sono stata selezionata per la media distanza. Una distanza in cui non ho mai gareggiato a dei mondiali e in cui in generale ho poca esperienza. E la disciplina in cui la forma fisica (solitamente il mio forte) ha meno importanza, mentre la parte tecnica (il mio punto debole in questo terreno) è la più importante. Chiaramente ho cercato di motivarmi, di fare del mio meglio nel mese di preparazione rimasto e di lavorare alla mia tecnica. Ma probabilmente non è bastato (e chissà se mai riuscirò ad adattare la mia tecnica di CO a questo tipo di terreno!) e soprattutto penso che in fondo sia mancata la fiducia nei miei mezzi. Non ho praticamente avuto dei momenti di successo nel terreno scandinavo che mi han fatto capire di essere forte. Fino all’ultimo sapevo di poter fare bene solo SE prendo sempre la direzione, SE controllo, SE non faccio errori, SE…. Troppi SE e troppa poca sicurezza!

Cosa avrei potuto fare meglio? Questa è la prossima domanda che mi son posta. Dopo la mia analisi, penso ben poco. Quello che mi è mancato sono le routine di gara. Avrei avuto bisogno di fare più competizioni e sperare in più successi, in modo accrescere la mia autostima. Ma purtroppo in Norvegia c’erano poche gare e non volevo viaggiare troppo (per esempio per tornare più spesso in Svizzera) visto l’investimento fatto nel traslocare in Norvegia. A “rivivere” avrei forse dovuto partecipare alle prime tappe dell’O-Ringen, per fare qualche gara di alto livello in Scandinavia. Ma anche così non sono certa che avrebbe aiutato l’autostima…

Dulcis in fundo, come ho scritto nell’ultimo articolo, indipendentemente dal risultato dei mondiali, la mia esperienza in Norvegia è stata un successo. A malincuore abbiamo lasciato Halden e la vita Norvegese per tornare in Svizzera (anche se chiaramente è sempre bello tornare a casa 😉). Anche gli insuccessi fanno parte dello sport e spero che questa esperienza mi faccia comunque crescere e mi permetta, più avanti, di trarre beneficio. È giusto essere tristi e delusi, ma è il momento di guardare avanti. La stagione autunnale è molto interessante, finalmente tornano in programma le sprint, mi aspettano varie gare nazionali, la coppa del mondo a Laufen (Svizzera) e la finale di coppa del mondo in Cina ad ottobre. Non mi do per vinta così facilmente… ora ho voglia di dimostrare a me stessa quello che so fare nelle gare cittadine!

Foto: Rémy Steinegger - Steineggerpix

Foto: Rémy Steinegger - Steineggerpix

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3 days to go!

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3 days to go!

Il tempo passa velocemente e ora mancano solo due settimane al mio ritorno in patria. Sono già trascorsi quasi 5 mesi dalla mia partenza verso il nord… mi sembra ieri quando, con Flo, siamo partiti in auto, euforici, per la nostra avventura nordica. Ma prima di tornare a casa mi aspetta l’obiettivo principale della mia stagione, il motivo principale per cui mi sono trasferita qui in Norvegia e solitamente una delle settimane più emozionanti dell’anno: i mondiali di CO!

Le ultime settimane sono state molto variate, con tanto allenamento, ma anche qualche giorno di vacanza, pomeriggi alla scoperta dei laghetti norvegesi, turisti a Oslo e tanto altro ancora. Della mia società Halden SK siamo in 8 atleti a correre i mondiali e nessuno di noi può certo permettersi una pausa estiva dagli allenamenti. Questo significa che, volendo, posso allenarmi con qualcuno quasi quotidianamente. Anche il lavoro “su carta” (analizzare gli allenamenti, guardare la cartina di gara, leggere il bulletin, speculare sui possibili tracciati, ecc.) fa più piacere se fatto in gruppo.  Fortunatamente, oltre ai preparativi per i mondiali, mi trovo regolarmente anche a bere il caffè con qualche amica senza dover parlare di come va l’allenamento.

Prima dell’ultimo campo d’allenamento con la nazionale ho avuto bisogno di staccare completamente, lasciare le mie 4 mura di Halden e la preparazione dei mondiali, e andare altrove. Con Flo siamo andati a trovare Ida e la sua famiglia nella loro casa di vacanza al mare, sulla costa ovest della Svezia. La meteo per una volta era dalla nostra parte e così ho trascorso tre giorni rilassanti e di pura estate.

Dalla casa di vacanza al mare ci siamo spostati direttamente a Sarpsborg, una cittadina poco più a nord di Halden, per l’ultimo campo d’allenamento con la nazionale. In 11 atleti e 7 addetti staff (senza contare i cuochi) abbiamo simulato la settimana dei WOC con una qualifica middle, lunga distanza, middle finale e allenamento a staffetta. E, per chi voleva, erano chiaramente in programma anche alcuni allenamenti supplementari. Il giorno di pausa, come da tradizione, c’è stato il Team Event. Quest’anno Christine ha organizzato un pomeriggio e una sera un po’ diversi dal solito: il pomeriggio l’abbiamo passato sul campo da Golf, con una vera e propria introduzione a questo sport. Mentre dopo la grigliata serale abbiamo digerito la cena al passo di bachata! Una maestra di ballo è venuta a trovarci e abbiamo passato due ore a imparare il ballo latino americano di coppia. Tutti hanno partecipato alla grande, e alla fine delle due ore eravamo degli ottimi ballerini…. Così bravi, che il mattino dopo al posto del solito BBA (before breakfast activity) abbiamo iniziato la giornata con 15 minuti di ripetizione di bachata.

Foto di gruppo con la Maestra di danza Eva (sinistra) e con i maestri di golf (destra)

Balli a parte, le simulazioni di gara durante il campo d’allenamento sono andate bene. Tuttavia ho potuto constatare che mi rimangono ancora dei punti a cui devo prestare molta attenzione, anche se in generale, dove non commetto errori, riesco a essere molto veloce! Il duro lavoro sta dando i suoi frutti e la motivazione è altissima! In questa ultima settimana prima dei mondiali ho fatto degli ultimi allenamenti veloci sia di CO che di corsa, ho visto che la forma c’è, e ora pian piano è arrivato il momento di rilassarsi e caricare per bene le batterie! Sabato mi trasferisco a Moss con la squadra per poi iniziare martedì con la qualifica nella media distanza.

Il programma dei mondiali:

-        Martedì 13.8: Qualifica media distanza (dove io corro)

-        Mercoledì 14.8: lunga distanza (senza di me)

-        Venerdì 16.8: finale media distanza (sperando con me 😉)

-        Sabato 17.7: staffetta (riserva)

Per chi non viene in Norvegia, potete seguire le gare live da qui!

Mi sento pronta e ho voglia di fare del mio meglio, anche se sono consapevole che i mondiali in Scandinavia sono sempre tosti per noi Svizzeri. Io mi sono preparata al meglio, non mi resta che presentarmi al cancelletto di partenza e mettere in pratica tutto quello che so fare! Tenetemi i pugni e sappiate che in ogni caso la mia avventura al nord è stata un successo. Vivere assieme a Flo da professionista, in un’altra nazione con una cultura leggermente diversa, allenarmi quotidianamente con il mio club Halden SK e con atlete di diverse nazioni è stato molto arricchente. Inoltre sono migliorata molto dal lato tecnico e questo spero mi aiuterà anche nei prossimi anni.

International Relay durante il campo di preparazione

International Relay durante il campo di preparazione

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Pronta per una nuova sfida!

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Pronta per una nuova sfida!

Le tanto attese gare di selezione per i mondiali in Norvegia sono arrivate… e velocemente anche passate! Una lunga distanza giovedì 5 luglio e una media distanza domenica 7 luglio, entrambe nello stesso bosco poco fuori Halden, sono state le gare che han fatto scegliere agli allenatori chi portare ai mondiali di agosto. Quest’anno, per la prima volta, ai mondiali verranno disputate solo le gare boschive, quindi la media distanza (con qualifica), la lunga distanza e la staffetta classica. L’anno prossimo, invece, a questa stessa manifestazione sono in programma solo le gare sprint (sprint, knock-out e staffetta-sprint). Di conseguenza, con soltanto tre gare al posto delle precedenti cinque, si riducono anche il numero di atleti che possono partecipare. Ero consapevole che sarebbe stata tosta ottenere uno dei pochi posti disponibili, ma d’altra parte, con i risultati ottenuti l’anno scorso, quelli durante la coppa del mondo in Finlandia a giugno e considerate le ore trascorse nei boschi nordici grazie al mio trasferimento in Norvegia, sapevo (o meglio pensavo) che bastassero due gare solide e sicure per ottenere il mio biglietto.

Prima della lunga distanza ero molto nervosa. Finalmente il tanto atteso giorno! Avevo anche molto rispetto del bosco e delle trattone lunghe tipiche per i percorsi norvegesi, ma mi ero preparata bene e alla partenza ero fiduciosa. Al via ho preso la cartina, il primo punto era vicino e l’ho trovato bene, poi è arrivato il primo trattone. Siccome avevo già previsto una situazione del genere, nella seconda parte del trattone, ho deciso di prendere la strada. È stata una buona scelta. Poi sono seguiti alcuni punti più corti e difficili, dove ad esempio al punto 4 ho corso un po’ troppo in costa al posto di salire nel piatto, restando comunque in gara. Infatti, al punto 6, ero seconda svizzera a circa due minuti da Julia Jakob (la vincitrice dei Testlauf). Purtroppo non ho corso bene il trattone che portava al punto 7: non ho trovato una bella linea, facevo un po’ se e giù, andavo in bussola ma perdevo un po’ il filo. Alla fine ho anche commesso un errore parallelo, pensando di essere da parte a una palude più a destra. Su questa tratta ho perso quasi 4 minuti. Dopo il passaggio nell’arena ero stanca, fisicamente e mentalmente, tant’è che ho pasticciato ancora un po’ in due punti. Il verdetto finale: quarta delle svizzere, 14esima in totale con un gran distacco dalla vincitrice. Certo, non è stata una gara catastrofica, ma il 4° rango non basta… e così domenica, alla media distanza, ho cercato di rifarmi, senza voler troppo, ma cercando di correre una buona gara. E ci sono riuscita: solo un piccolo errore al punto 4, altrimenti tutto sotto controllo. Ciononostante, al punto 10, è arriva Simona Aebersold partita dietro di me. Non è mai bello essere recuperati, ma ho comunque cercato di fare la mia gara, approfittare del suo ritmo pur continuando a leggere bene la cartina. Così facendo ho corso bene fin dopo il passaggio spettacolo. In questa zona la cartina era un po’ strana e ho faticato con il verde, perdendo altri 45secondi. Nonostante ciò al traguardo ero contenta della mia gara che mi è valsa il terzo rango dietro a Sabine Hauswirth e Simona.

Risultato Lunga distanza

GPS Lunga distanza

Risultato Media distanza

GPS Media distanza

Photo: M. Nielsen

Photo: M. Nielsen

Terminate le gare, è iniziata la lunga attesa. Le mie emozioni erano un po’ contrastanti: le mie gare erano ok, ma non strabilianti. Altre atlete hanno concluso gare decisamente più brillanti, ma io, dalla mia, non avevo fallito e potevo contare su altri buoni risultati durante la stagione.

La selezione è stata resa nota mercoledì e con grande sollievo ho saputo di essere stata nuovamente selezionata per i mondiali, seppur con un po’ di delusione perché potrò correre “solo” la media distanza. Prima delle gare di selezione puntavo alla lunga distanza e soprattutto la staffetta, ora mi resta la media distanza. Non nascondo che ho avuto bisogno di un paio di giorni per digerire queste gare (non ero del tutto soddisfatta per quello che sono riuscita a mostrare), accettare la selezione e trovare la motivazione giusta per dare il meglio nella mia disciplina che correrò per la prima volta all’appuntamento iridato. Anche se ho investito tanto, quest’anno le altre tre ragazze della nazionale A hanno fatto gare migliori e si son meritate un posto nella staffetta. Se altre volte i selezionatori hanno privilegiato me, quest’anno devo lasciare il posto a qualcun altro

Selezioni Swiss Orienteering

Sono però come sempre orgogliosa di poter rappresentare la Svizzera ai mondiali di agosto in Norvegia, e correre la media distanza è una nuova sfida! Tanto più che negli ultimi anni si è visto che nella middle possono spesso accadere delle sorprese…. 😉

Dopo le gare di selezione ho avuto bisogno di una pausa. E cosa c’è di meglio per staccare che perdersi nella meravigliosa natura norvegese?

Flo ed io abbiamo preso l’auto e ci siamo spostati verso ovest. Prima tappa: Gaustatoppen! Alla sera abbiamo dormito nella capanna più bella de mondo a Haukeliseter, e il giorno seguente continuato il nostro tour verso Odda. Da lì siamo saliti a corsa alla capanna Mosdalsbu, dove abbiamo dormito per poi partire, all’alba del giorno dopo e nuovamente a corsa, per l’obiettivo principale della nostra gita: la famosa Trolltunga! Correre per 4 ore e oltre è valsa la pena: siamo stati ricompensati da paesaggi stupendi e molto variati, e alla fine da una vista strepitosa dal famoso sasso a forma di lingua di troll. Dopo questo giro ci siamo concessi una bella dormita sulla costa del fiordo di Hardanger e venerdì siamo ritornati ad Halden passando nuovamente da luoghi stupendi e fermandoci nel bel bosco di Turnhovd a fare un po’ di CO.

Direi che le immagini dicono più di mille parole! 😉

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O-Festivalen 2019

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O-Festivalen 2019

Giusto in tempo per la nostra mini vacanza, è arrivata anche l’estate norvegese! Non avevamo i 35 gradi e passa come da voi in Svizzera, ma comunque anche qui c’era il sole con piacevoli 25 gradi. Flo e io abbiamo trascorso questi giorni di caldo nella casetta estiva di amici di famiglia, a Holmsbu, su una penisola che separa il fiordo di Oslo dal fiordo di Drammen. La casetta è in un posto idillico, in cima a una collinetta, con vista sul fiordo e il sole che illumina la terrazza in sasso fino alle 22:00 di sera. Un paio di giorni di relax senza internet, social media, e-mail e GPS da guardare e analizzare… mi hanno fatto proprio bene! Oltre all’allenamento che comunque non poteva mancare, gli impegni principali di questi tre giorni sono stati grigliare, fare il bagno, prendere il sole e leggere. Abbiamo anche ricevuto visite da Marion Aebi e Ivar Lundanes con i quali abbiamo trascorso la serata a cucinare sul grill e giocare a carte.

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Da una casetta al mare all’atra: la prossima successiva dopo i giorni di vacanza è stata Larvik, sulla costa ovest della Norvegia, dove abbiamo partecipato alle gare dell’O-Festivalen, la tre giorni di gare più grande della Norvegia. Venerdì sera era in programma una gara sprint, sabato una media distanza e domenica una lunga distanza con partenza a caccia. Visto che non ho corso tante gare questa primavera, volevo correre ancora delle gare prima delle gare di selezione di settimana prossima. Così, anche se il terreno non era simile a quello della regione Östfold, dove si terranno i mondiali, l’O-Festivalen è stato un’ottima opportunità per simulare una competizione con tutto quanto sta attorno: correre con l’emit, il pettorale, addirittura con produzione live (fatta dalla ditta svizzera Livemotion), con orari di partenza, GPS, speaker, passaggio nell’arena, ecc.

Link alle trasmissioni delle tre gare fatta da livemotion: www.livemotion.ch

Malgrado quest’anno la sprint non sarà tra le discipline dei mondiali, avevo voglia di correre questa distanza che rimane pur sempre un buon allenamento. Purtroppo però il percorso era un po’ diverso da quello che mi aspettavo: tanti punti nel bosco e nel quartiere, ma niente in paese. C’erano però varie scelte e vari passaggi tra i recinti da capire e interpretare al meglio. Il sceltone lungo nella seconda parte di gara ha deciso la gara. Io non ero pronta per questo tipo di scelte, e anche se ho investito un paio di secondi, non ho visto la via migliore che passava dal bosco. Di conseguenza, in questa tratta ho perso ben 40 secondi e all’arrivo sono arrivata seconda, a 34 secondi dalla vincitrice.

Link classifiche

Link GPS

Sabato era in programma una media distanza. Pronti, partenza e via, ho girato la cartina e mi sono quasi spaventata: tanto nero sulla cartina, tante rocce, sassi e sentieri. Per fortuna, da qualche tempo, ho iniziato a usare un po’ la lente e così sono riuscita a ingrandire la cartina qual tanto che basta per capirci qualcosa. Ho impiegato un attimo per ingranare e, dopo un paio di errorini, sono finalmente entrata in gara. Era un tracciato molto tecnico e difficile, e visto il caldo e le salite e discese ripide, anche duro fisicamente. Prima del punto spettacolo ho poi fatto un errore grossolano di 2 minuti, perché con tutto il nero (rocce e sentierini) non capivo bene le curve di livello. Ho sbagliato anche l’avvicinamento al punto spettacolo, ma poi, sentendo lo speaker che mi dava in terza posizione, ho cercato di concentrarmi per fare bene il giro finale. Grazie a questo sono riuscita a concludere la gara di nuovo al secondo rango. Date un’occhiata alla cartina al link del GPS, ne vale la pena! 😉

Link classifica

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A conclusione dell’O-Festivalen, abbiamo corso una lunga distanza con partenza a caccia. Visto che la vincitrice della middle ha dato forfait perché ammalata, sono partita come prima, 15 secondi davanti alla prima inseguitrice. Volevo partire aggressiva, in modo da non farmi recuperare all’inizio e poi semmai “calmarmi” in seguito per concentrarmi sulla tecnica. Visto che 4 giorni dopo ci sarebbe stata la gara di selezione sulla lunga distanza non volevo stancarmi inutilmente. E così ho fatto! Sono partita bene, ho fatto la mia gara e non ho mai visto una inseguitrice. Al punto 6 ho fatto il primo errore, ma sono riuscita a mantenere il tutto sotto controllo. E dal momento che ero da sola in testa non ho nemmeno dovuto dare il massimo fisicamente per tenere testa a qualche avversaria. Verso la fine ho fatto vari piccoli errori in zona punto e solo qui ho iniziato a perdere un po’ la concentrazione. Fortuna vuole che anche le mie avversarie hanno fatto degli errori e questo mi è bastato per portare a casa la vittoria. Non è stata una gara perfetta, ma mi ha fatto bene correre una vera long con tante scelte e durante la quale bisogna tenere a lungo alta la concentrazione.

Link classifiche

Link GPS

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Dopo una pausa caffè nel centro di Larvik siamo tornati a casa ad Halden, e ora la storia fa seria! Questo weekend arrivano i tanto attesi testlauf per i mondiali: venerdì è in programma la lunga distanza e domenica la media distanza nel bosco di Güttersröd, nelle vicinanze di Halden. Qualificarsi per la squadra svizzera dei mondiali non sarà facile perché, con tre sole tre discipline previste, saranno pochi gli atleti al via. Ora cerco di riprendermi dal weekend e di prepararmi al meglio per le gare di qualifica. Ovviamente il mio obiettivo è quello di riuscire a staccare un biglietto per i mondiali di agosto, facendo delle gare tecnicamente pulite senza rischiare troppo. Insomma, cari tifosi, rimanete sintonizzati!



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Gare importanti in Finlandia

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Gare importanti in Finlandia

Dopo una lunga preparazione invernale è finalmente iniziata la stagione internazionale! Le prime due gare di coppa del mondo si sono svolte in Finlandia. Arrivando dalla Norvegia ero abituata e pronta al terreno scandinavo, anche se quello che ci ha accolto nel parco nazionale Nuuksio è risultato un po’ diverso: più aperto, ben percorribile e con delle cartine per me molto più facili da capire. Inoltre, se ad Halden il terreno è pesante, sulle lastre di roccia mi sembrava di volare! 😉

Il giorno della media distanza le sensazioni sono però state tutt’altro che positive: con oltre 30 gradi  e alcune salitelle belle cattive la gara è stata veramente dura. Il caldo però era uguale per tutti, e quindi si trattava di mantenere la “testa fredda” e lavorare bene tecnicamente. Visto che negli ultimi allenamenti in Norvegia non avevo brillato dal lato tecnico, avevo molto rispetto della gara e pertanto l’obiettivo era quello di fare una gara pulita e sicura, forse un po’ sulla difensiva ma senza errori. A maggior ragione, dal momento che la gara di domenica, con partenza a caccia, dipendeva dal risultato di sabato, era meglio non rischiare niente. E così ho fatto una bella gara, molto controllata e sicura. Sono partita con due scelte su sentiero, poi ho fatto un piccolo errore al punto 3 ma ho corretto in fretta. A metà gara circa ho visto le due atlete partite davanti a me (1 minuto e mezzo e 3 minuti) e questo mi ha chiaramente dato fiducia. A questo punto però la gara è diventata più tecnica, con punti difficili in coste sassose. Un altro piccolo errore al punto 10 e un’insicurezza al punto 12 mi hanno poi fatto perdere qualche altro secondo. Con 4 errori di 20 – 30 secondi per imprecisioni con la bussola la mia prestazione non è dunque stata perfetta ma comunque avevo sempre tutto sotto controllo. Vorrei riuscire a correre sempre a questo livello, in modo controllato per poi riuscire a sfoderare la giusta dose di aggressività quando i giochi si fanno seri. Sabato ho concluso la middle al 14esimo rango, a 4 minuti e 26 secondi da una strepitosa Tove Alexandersson (che ha dato più di 1 minuto e 30 secondi alla seconda!). Intorno a me è stata una gara molto tirata, con altre due finlandesi con il mio stesso tempo e varie atlete racchiuse in una manciata di secondi. Per me una posizione perfetta per la caccia del giorno dopo!

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Link risultati

Photo: Ahti Brummer

Photo: Ahti Brummer

Domenica le temperature si sono abbassate di qualche grado, rendendo la lunga distanza un po’ più piacevole. Io sono partita con un bel gruppetto: assieme a due finlandesi, 5 secondi dietro a un'altra finlandese e 10 dietro alla norvegese Marianne Andersen. Sin dal punto di partenza eravamo tutte assieme e la tratta per il punto 1 era molto lunga. Io ho visto varie possibili opzioni di scelte ma allo stesso tempo volevo vedere cos’avevano intenzione di fare le mi avversarie. Ho capito subito che le finlandesi avrebbero preso l’opzione a sinistra su sentiero. Anch’io solitamente tendo a questo tipo di scelta e così sono andata con loro. E ne è valsa la pena, perché con questa decisione abbiamo ottenuto il miglior tempo di tratta, superando il gruppetto partito davanti a noi. Il terzo punto, con la farfalla, ci ha divise, ma una volta terminata questa eravamo di nuovo insieme. Sul trattone di ritorno verso l’arena si sono aggiunte a noi altre atlete partite sia prima che dopo, tant’è che siamo arrivate al cambio cartina (a poco più di un chilometro dall’arrivo) addirittura in 9 concorrenti. Sulla linea del traguardo Sabine Hauswirth è stata la più forte del gruppo, mentre io mi sono fatta fregare da una svedese a pochi metri dall’ultimo punto, ma ho comunque concluso la gara come terza del mio gruppo e in totale decima, con il terzo miglior tempo di gara. Sono molto contenta della mia gara del momento che, pur correndo fianco a fianco ad altre atlete, ho sempre fatto la mia gara, letto la cartina e mantenuto il controllo della situazione. È inoltre stato interessante vedere “live” come corrono le altre atlete. Per esempio, ho potuto notare che nelle tratte su sentiero ero la più forte del mio gruppo, mentre nel terreno faceva fatica a tenere il ritmo. Era abbastanza impressionante vedere come la norvegese Andersen riusciva quasi a correre alla stessa velocità su sentiero come nel bosco.

GPS Long

Classifica Long

Con i ranghi 14 e 10, e soprattutto con le mie prestazioni tecniche sono molto soddisfatta. Chiaramente non è ancora un risultato brillante, ma in questi tipi di terreni non è facile competere contro le atlete scandinave. E ho visto che non devo nascondermi, ho le capacità tecniche e fisiche per fare bene e questo mi dà fiducia e motivazione.

Dopo un giorno di pausa era in programma la staffetta sprint nel centro di Helsinki. Non vedevo l’ora di questa gara già da tanto tempo, visto che i finlandesi organizzano sempre delle belle sprint con recinti e che le sprint-relay sono la mia disciplina preferita. Oltretutto quest’anno ho corso pochissime sprint (e mi mancano!!). Ero nella squadra svizzera 1 con Simona Aebersold, Matthias Kyburz e Daniel Hubmann. Gli organizzatori non ci hanno deluso, anzi! L’arena era nel centro di Helsinki, con passaggio spettacolo sulla scalinata del duomo dove c’erano veramente tanti spettatori. La gara era difficile all’inizio, con recinti e zone proibite, mentre è diventata più facile e veloce nella seconda parte. Io ho corso l’ultima tratta e sono partita in seconda posizione a circa 20 secondi dalla Svezia. Purtroppo ho sbagliato scelta per andare al primo punto: ho visto che la strada diretta era sbarrata, così ho considerato solo il giro largo sulla destra e sinistra, ma non ho notato che da parte alla zona proibita c’era un passaggio aperto. Di conseguenza al secondo punto avevo già perso altri 20 secondi dalla Svezia e sono stata recuperata da altre squadre. Da li via però ho fatto un’ottima gara e nella seconda parte sono riuscita a staccare le inseguitrici fisicamente, portando a casa il secondo rango! In ogni caso sarebbe stato difficile battere gli svedesi, ma peccato che con la mia scelta sbagliata ho perso l’occasione per fargli almeno un po’ di paura… 😉

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Passaggio spettacolo Helsinki. Foto: F. Pezzati

Passaggio spettacolo Helsinki. Foto: F. Pezzati

Secondo posto!

Secondo posto!

Finite le tre gare ho rimesso in borsa i vestiti della nazionale per sostituirli con quelli dell’Halden SK. Siamo rimasti in Finlandia ma ci siamo trasferiti nelle vicinanze di Tampere per correre la tradizionale staffetta Jukola (Venla per le donne). Dopo tre giorni di pausa, riposo e allenamenti in un terreno nuovo, più verde e più sassoso, ero pronta per quest’altra staffetta, diversa da quella di Helsinki ma altrettanto importante. Sabato pomeriggio ho corso la Venla assieme a Sabine Hauswirth, Kine Hallan Steiwer e Marika Teini. Sabine in prima tratta ha fatto un garone, arrivando al cambio in prima posizione con più di un minuto di vantaggio. Kine in seconda tratta si è fatta innervosire da questo vantaggio e ha fatto un po’ di errori. Così io sono partita con 4 minuti di distacco all’inseguimento. Ho recuperato un bel po’di posizioni, arrivando al cambio come ottava, ma la mia gara non è stata perfetta. Un errore e una scelta sbagliata mi hanno fatto perdere tempo nei confronti delle prime squadre. Marika, in ultima tratta, con un’ottima gara è riuscita a recuperare ottenendo il 6 rango finale. Non male come risultato, ma con la nostra squadra ci aspettavamo di più! Peccato! Ma questo è anche il bello delle staffette, in cui tutti i corridori devono fare il loro lavoro e non basta un solo garone ma servono 4 gare normali. La notte seguente non ho dormito molto perché ci tenevo a seguire la staffetta maschile che, come d’abitudine, si svolge di notte e soprattutto mi sono svegliata presto per seguire Flo in ultima tratta per la sua squadra Tampereen Pyrintö, con la quale ha ottenuto il bel terzo posto!

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Classifiche

Premiazione Venla

Premiazione Venla

Halden Cool Chicks at Jukola 2019!

Halden Cool Chicks at Jukola 2019!

Ora siamo tornati in Norvegia per le ultime tre settimane di allenamento prima delle gare di selezione per i mondiali. Allenamenti di CO, gare all’O-Festivalen e qualche giorno al mare detteranno il ritmo dei prossimi giorni!

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Domani inizia il primo girone di coppa del mondo!

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Domani inizia il primo girone di coppa del mondo!

Sabato, con una media distanza nel parco nazionale di Nuuksio, inizia finalmente la stagione internazionale 2019. Domenica seguirà una lunga distanza con partenza a caccia, il vincitore della media distanza partirà per primo, seguito dagli altri con i distacchi della gara di sabato. Per concludere il primo girone di gare valevoli per la coppa del mondo, martedì sera ci sarà in programma una staffetta sprint nel centro di Helsinki.

Sono già arrivata martedì pomeriggio in Finlandia, ho fatto vari allenamenti in un bosco simile a quello di gara, in modo da abituarmi al terreno, alle cartine e anche al caldo (quasi 30 gradi!). Tra un allenamento e l’altro mi rilasso, carico le batterie e mi preparo guardando la cartina della zona gara e analizzando dei percorsi fatti da noi.  E con una nuotata nel lago stacco un po’ dalla CO!

Finalmente, dopo una lunga pausa, sono di nuovo pronta per delle gare internazionali e il primo confronto. Sono agitata, perché il terreno finlandese è tosto tecnicamente, e sarà dura battersi contro le atlete scandinave.

Tutte le gare vengono mostrate in diretta dalla televisione finlandese, ma per chi non dovesse avere il canale Yle sulla propria TV, può seguire le gare live qui.

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Tenetemi i pugni! 😊

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Il tempo vola!

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Il tempo vola!

Vi siete chiesti se la vita da atleta è monotona?!  No, non lo è … Anzi, quando non aggiorno spesso il mio sito è un segnale che ho tanto altro da fare… non che non ho niente da raccontare! 😉 Le ultime settimane sono state intense e variate, sono successe tante cose, e solo ora mi prendo il tempo per raccontarvele. A inizio maggio, dopo quasi sei settimane al nord, sono tornata in Svizzera. La valigia era piena di vestiti invernali (che non ho mai usato qui in Norvegia) da portare a casa e scambiare con i vestiti estivi. E per fortuna li avevo con me perché in quella settimana mi sono serviti! Infatti, dall’aeroporto di Ginevra sono andata direttamente in Francia alle prime gare di selezione della stagione dov’è addirittura scesa la neve. In poche parole, dal caldo nord sono scesa al freddo sud. Di conseguenza le gare di selezione per la coppa del mondo non sono state solo una sfida dal lato tecnico e fisico, ma anche dal punto di vista meteorologico. 😉

Analisi post gara con l’allenatrice Vroni. Foto: Christine Lüscher - Fogtmann

Analisi post gara con l’allenatrice Vroni. Foto: Christine Lüscher - Fogtmann

La media e la lunga distanza nei terreni dell’OOcup 2018 sono state gare molto difficili e in entrambe ho commesso un erroraccio: a metà gara nella middle, e proprio al primo punto nella long. Peccato, perché la forma fisica c’era, e gli altri punti della gara li ho proprio presi bene, mostrando così di avere i numeri per essere davanti. Ma è inutile fare bene tutti i punti se poi ci scappa un errore grossolano anche solo ad un punto. Ho comunque ottenuto il 6 rispettivamente 4 rango, ciò che mi faceva ben sperare in vista della qualifica per la coppa del mondo a cui possono partecipare fino a 8 donne. Il giovedì seguente era in programma il test in pista sui 5000m. Le condizioni non erano ideali, ma nonostante il vento forte sono riuscita a fare una bella gara molto costante e correre in 17’24’’, vincendo così questa gara di selezione. Domenica con la gara nazionale sprint si è concluso il primo blocco di gare di selezione. A questa bella sprint, con tante scelte e punti difficili nell’intricato centro di Richterswil, sono arrivata 4. In generale a questi Testlauf ho mostrato di essere in forma fisicamente, ma tecnicamente ho ancora un po’ da lavorare. Sinceramente, dopo l’infortunio e il soggiorno in Norvegia mi aspettavo piuttosto il contrario, ovvero di essere forse un po’ più lenta del solito ma più forte tecnicamente…  I risultati sono comunque bastati per qualificarmi al primo girone di coppa del mondo che si svolgerà dall’8 al 11 giugno a Helsinki. In programma ci saranno una middle, una long con partenza a caccia e una staffetta sprint.

Oltre alle gare di selezione, ho approfittato del mio soggiorno in Svizzera e in Ticino per visitare famiglia e amici, e anche per fare una bella giornata di “allenamento” insieme ai miei sponsor EGK cassa della salute e Banca Stato. Anche se proprio al momento di prendere in mano la cartina dopo la teoria, ha iniziato a piovere intensamente, credo che tutti i partecipanti abbiano  imparato qualcosa di nuovo e si siano divertiti durante questa bella giornata!

Alcuni sopravissuti della CO! Foto: Caia Maddalena

Alcuni sopravissuti della CO! Foto: Caia Maddalena

Dopo le gare di selezione sono ritornata a casa ad Halden. E questa volta l’idea è di rimanerci fino a fine agosto, dopo i mondiali. Non sono partita da sola con Florian ma anche con la mia amica Lisa. Avendo ospiti anche noi due ne abbiamo approfittato per fare un po’ i turisti, visitando i dintorni di Halden. Siamo stati a Strömstad, cittadina costiera in Svezia, dove si sono svolti i mondiali nel 2016, e sull’isola di Koster (parco nazionale), mentre abbiamo trascorso la festa nazionale norvegese (17 maggio) nella capitale Oslo. È stata una giornata bellissima, sia per la meteo che per vedere tutti questi norvegesi vestiti a festa con il sorriso per strada.

L’isola di Koster (Svezia)

L’isola di Koster (Svezia)

La festa nazionale a Oslo. Foto: Lisa Tacchelli

La festa nazionale a Oslo. Foto: Lisa Tacchelli

Dopo la settimana turistica è arrivata una settimana impegnativa dal lato sportivo. Da Halden mi sono spostata a Sarpsborg, dove si è svolto il campo d’allenamento con la nazionale. In 7 giorni abbiamo fatto 11 allenamenti di CO nel bosco e due allenamenti sprint, dei quali 5 allenamenti intensi. Il tema principale del campo erano le tratte lunghe, tipiche per i paesi nordici, dove noi svizzeri spesso perdiamo tanto tempo per insicurezze ed errori. Da questa settimana impegnativa sono tornata a casa contenta ma decisamente KO tanto da trascorrere il weekend sul divano! Ma da inizio settimana sono di nuovo carica per nuove avventure: mi aspettano 10 giorni di allenamenti ad Halden e poi si parte per la Finlandia, dove iniziano diverse gare in serie, a partire dal primo girone di coppa del mondo, e a seguire la famosa staffetta Venla (Jukola per gli uomini).

Sarò soprattutto nel bosco a correre, quindi non aspettatevi troppi articoli sul mio blog ma seguitemi sulle classifiche!

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10mila 2019: la stagione è lanciata!

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10mila 2019: la stagione è lanciata!

Otto mesi dopo la long dei mondiali ho finalmente rivissuto quel misto di nervosismo, eccitazione e angoscia pre-gara che mi fa star male ma che al contempo adoro. È successo il weekend scorso in occasione della 10mila, la prestigiosa staffetta svedese che ogni anno corro per il mio club norvegese Halden SK. Quest’anno, vivendo ad Halden già da un mese, ho tra l’altro potuto partecipare a gare di selezione, riunioni, discussioni ed essere parte di tutto quello che sta attorno a questo imperdibile appuntamento. Mi sono preparata con le mie compagne di squadra di cui facevano tra l’altro parte la mia compagna di nazionale Sabine Hauswirth e la campionessa europea Marika Teini (FIN).  Inutile dire che eravamo gasatissime per l’edizione di quest’anno. Inoltre ho avuto il privilegio di correre l’ultima tratta. Questa scelta mi ha onorata, ma mi ha resa anche molto nervosa. Infatti, sebbene ogni tratta sia fondamentale, l’ultima è quella che ferma il tempo e che decide il rango finale. Visto l’alto livello della nostra squadra, mi sono preparata mentalmente a varie situazioni di partenza: davanti, da sola, in gruppo o dietro a rincorrere il gruppo di testa. L’anno scorso ho fatto una bella gara, ma alla fine ho “perso” lo sprint finale, una cosa che non volevo ripetere quest’anno.

Halden Cool Chicks pronte per il grande evento!

Halden Cool Chicks pronte per il grande evento!

La gara si è svolta a Glimåkra, nel sud della Svezia. Dopo un mese di sole e caldo ad Halden, proprio durante la 10mila ho vissuto le prime gocce di pioggia! La temperatura era comunque ideale per correre. Alle 13:15 è iniziata la gara con la partenza in massa. Per la nostra prima trattista Kine Hallan Steiwer purtroppo non era giornata, ha fatto qualche errore di troppo e così al primo cambio eravamo già 5minuti e più dietro ai primi. Ida Marie Naess Björgul ha fatto una buona gara e ha dato il cambio a Sabine Hauswirth in terza tratta. Il suo percorso era lungo e senza farsta, c’era quindi molto “da correre”. Qualcuno però deve anche orientarsi e trovare i punti… così Sabine si è fatta stressare un po’ troppo dagli altri che la seguivano, commettendo qualche errore che non le ha permesso chiudere il buco con le squadre davanti. Marika Teini in quarta tratta, invece, ha fatto un garone recuperando posizioni, e mi ha lanciata in gara in 13esima posizione seppur con 10minuti di distacco dalle prime. Non era proprio la partenza alla quale mi ero preparata, ma comunque ero motivatissima visto che avevo varie atlete forti davanti e dietro contro le quali correre. E in più, non avevo niente da perdere! 😊

Pronti, partenza e via! Foto: Halden Arbeiderblad

Pronti, partenza e via! Foto: Halden Arbeiderblad

Io ero in giornata a livello fisico, mi sentivo in forma e veloce. Son partita aggressiva e convinta, e già nella tratta verso il settimo punto ho recuperato un gruppetto. I farsta però mi hanno fatto tribolare un attimo, ma con un po’ di calma e concentrazione mi sono “salvata” e ho preso i miei punti senza perdere troppo tempo. Nella seconda parte di gara ho corso bene e veloce, riuscendo a scavare un piccolo distacco dalle inseguitrici. Nei punti finali tecnici ho mantenuto alta la concentrazione pur continuando con decisione, e sul sentiero verso l’ultimo punto sono ancora riuscita a superare una squadra. Nello sprint finale quest’anno non mi ha battuta nessuno, e così abbiamo finito la 10mila al nono rango. Non è proprio il risultato che speravamo, ma comunque ci siamo salvate nelle top 10! Ora è già alta la motivazione per la Jukola, una staffetta simile ma in Finlandia a metà giugno!

nono rango!

nono rango!

Piccolo conforto: la squadra maschile dell’Halden SK, che quest’anno sulla carta era un po’ più debole del solito, ha conquistato un bellissimo terzo rango!!

Per noi ragazze, nonostante un risultato non proprio ottimale, è comunque stata nuovamente una bella avventura. Correre le staffette è sempre una grande emozione, perché si corre sia per sé che per gli altri, ovvero per le compagne di squadra ma anche per l’onore di tutta la società. E correre per un club con una storia come l’Halden SK mette anche un po’ di pressione! 😉 E io ho fatto del mio meglio, conquistando il 4° tempo di tratta dietro a nomi come Tove Alexandersson (SWE) e Natalia Gemperle (RUS). La mia gara e la mia forma mi infondono fiducia e ottimismo per le prossime gare, che sono quelle di selezione per gli appuntamenti di coppa del mondo in Finlandia a giugno. Per questo giovedì prendo l’aereo e torno in Svizzera per una decina di giorni, per correre le gare di selezione (sabato 4 maggio è in programma la middle e domenica 5 maggio la lunga distanza nel Giura francese, giovedì 9 maggio i 5000m in pista ad Aarau e domenica 12 maggio la sprint a Richterswil).

Sabato 11 maggio invece sarò in Ticino e, per chi lo desidera, ci sarà l’occasione di fare un bel allenamento di corsa e di corsa d’orientamento a Bellinzona. Non perdetevi l’evento organizzato da EGK e Banca Stato “alleniamoci con Elena”. Ci sono ancora posti liberi! Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni non esitate a scrivermi all’indirizzo elenaroos91@gmail.com.

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La vita da sportiva professionista

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La vita da sportiva professionista

Cosa vuol dire essere una sportiva professionista? Cosa fai tutto il giorno in quel di Halden? Ma non ti annoi? Queste e altre domande ho ricevuto spesso nelle ultime settimane…

Innanzitutto bisogna precisare che in Scandinavia la CO è uno sport più conosciuto e soprattutto più valorizzato che in Svizzera e quindi, come capita da noi per altre discipline sportive come lo sci e il calcio, qui in Norvegia è del tutto normale che un’orientista di alto livello sia professionista. Di conseguenza, anche i club locali sono organizzati in modo tale da sostenere adeguatamente gli atleti. Il mio club norvegese Halden SK ha un’allenatrice (Eva Jurenikova) pagata (quindi anche lei professionista), che ha il compito di organizzare e dirigere gli allenamenti, tracciare percorsi, posare e ritirare punti, preparare teorie sulla CO, organizzare campi d’allenamento e tanto altro ancora. Quasi ogni giorno abbiamo un allenamento di gruppo organizzato per conto della società: lunedì forza in palestra (diretto da Eva), martedì mattina un allenamento di CO (con punti nel bosco, descrizione punti, GPS con live tracking che solitamente si fa ad intensità medio-alta), mercoledì sera allenamento intenso di corsa (ripetute, intervalli, test) e giovedì c’è l’allenamento più bello della settimana che coinvolge tutto il club (dai bambini, agli élite fino agli anziani) con ritrovo alla casetta Høiås, con corsa, CO, camminata o quel che si vuole fare, seguito da sauna e da una buona “Waffel” . Durante il weekend solitamente ci sono gare, oppure se non c’è niente in calendario, vengono organizzati ad esempio un allenamento di CO veloce il sabato e un longjogg la domenica. E tutto questo, nei boschi più belli della Scandinavia! 😉  Per questo motivo Halden è anche chiamata la “mecca” della corsa d’orientamento, per i suoi boschi ma anche perché qui vivono e si allenano alcuni dei migliori orientisti al mondo come Olav Lundanes, Magne Daehli e Marika Teini. Dunque, ad Halden essere un’orientista professionista è del tutto normale se non la regola!

la stupenda Høiås hytte

la stupenda Høiås hytte

Da quando mi sono trasferita cerco quindi di vivere anche io appieno questa vita, che come per tutti gli sportivi non comprende solo allenamento, ma anche il recupero, l’alimentazione, il sonno, lo stretching, etc. A dipendenza dell’allenamento che ho in programma, mi alzo tra le 7 e le 8:30. Circa quattro volte a settimana faccio un BBA (before breakfast activity), che può essere un 10min di Yoga, 10min di corsetta o 10 min di ginnastica per i piedi, e poi faccio colazione. Segue l’allenamento che ho sul mio piano d’allenamento. Oggi, ad esempio, era previsto l’allenamento di CO della società, con ritrovo alle 08:30 al parcheggio delle scuole, car sharing e spostamento alla partenza dell’allenamento che può distare dai 15min ai 40min di oggi di macchina. Riscaldamento, allenamento, cambiarsi e ritornare a casa ed è già mezzogiorno. Doccia, cucinare pranzo, mangiare e mettere tutto a posto, e sono quasi le 13.30. Riposino di 15min dopo pranzo (il cosiddetto power nap) e son pronta per il pomeriggio. Di solito, a questo punto della giornata, mi concedo dalle 2 alle 3 ore di tempo libero prima dell’allenamento successivo. Utilizzo questo momento per i tipici compiti di una sportiva, come l’analisi dell’allenamento, la preparazione dei prossimi allenamenti e gare, il diario degli allenamenti, scrivere l’articolo per il sito homepage, contatti con gli sponsor, ecc.  Se rimane tempo mi occupo anche di altri lavori che ho da fare per scuola, per lavoro o per piacere. In queste ore devo però anche ricordarmi di fare la spesa, pulire l’appartamento, fare il bucato e, perché no, fare visita agli amici o andare a bere il caffè in città. Arriva così il secondo allenamento della giornata, che può essere forza, bici, corsa o acquajogging. Poi si ricomincia: cucinare, mangiare e riordinare. Alla sera lavoro ancora un po’ e prima di andare a dormire, se ho voglia e non è già troppo tardi, faccio un po’ di stretching. Per il momento non mi sto ancora annoiando, anzi tanti punti che ho accumulato negli ultimi mesi sulla mia “To Do List” non sono ancora liquidati.

Høiåsmarka, il bosco appena fuori casa! ;-)

Høiåsmarka, il bosco appena fuori casa! ;-)

I weekend sono sempre occupati con gare, come quello appena trascorso, nel quale ho nuovamente preso parte a due competizioni: Una middle tecnica e interessante sabato, nel terreno accanto a quello dei mondiali, e una long durissima in un terreno selvaggio ma veramente stupendo la domenica. I primi allenamenti in Norvegia stanno già facendo effetto, e nelle due gare appena passate ho già notato i primi miglioramenti, ottenendo un ottimo terzo rango nella middle e un settimo nella long (con alla partenza nuovamente vari atleti di diverse nazioni).

tratta 3-4 della long di domenica

tratta 3-4 della long di domenica

Podio Lördagskjappen. Foto: Sofia Haajanen

Podio Lördagskjappen. Foto: Sofia Haajanen

Dopo questo mio racconto spero vi siate fatti un’idea delle mie giornate norvegesi. Ma se volete sapere di più venite l’11 maggio all’evento “alleniamoci con Elena”. Al mattino vi parlerò di come mi alleno, a livello fisico, e vi farò provare un bell’allenamento di corsa, mentre al pomeriggio vi farò conoscere la CO con una parte teorica e una parte pratica in città a Bellinzona! (Evento consigliato ai maggiori di 16 anni). Per più informazioni e iscrizioni, non esitate a scrivermi all’indirizzo elenaroos91@gmail.com.

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En uke i Norge!

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En uke i Norge!

Orientering, skogen, lunsj, vaffel, brød,... Ormai è diventato questo il mio vocabolario quotidiano! Da oltre una settimana Flo ed io abitiamo ad Halden dove ci siamo ambientati in fretta. Il nostro appartamentino è piccolo, ma molto accogliente. È arredato molto bene e non ci manca proprio niente.

Il nostro salotto accogliente! ;-)

Il nostro salotto accogliente! ;-)

La cosa migliore di questo posto è il piccolo giardinetto con “felsplatte” inclusa. Ma c’è di più: ci troviamo a 20m dall’inizio del sentiero che porta nella Høiåsmarka, il famoso bosco dov’è ubicata la casetta del mio club norvegese Halden SK, la Høiås Hytte.  Fare CO qui in Norvegia è stupendo, ma a questo punto anche un semplice allenamento di corsa partendo da casa diventa un piacere. E per finire, da quando siamo arrivati splende il sole, il cielo è blu e le temperature si aggirano attorno ai 10-15 gradi! Si sta quindi meglio qui da noi al nord che da voi al sud… 😉

Analisi e caffè in giardino

Analisi e caffè in giardino

La mia prima settimana da professionista è passata in fretta, e non mi sono annoiata neanche un secondo. Tra arredare, cucinare, acclimatarsi, allenarsi, rigenerarsi, preparare e analizzare allenamenti e gare le giornate passano decisamente in fretta. E abbiamo persino già ricevuto visite da amici svizzeri. Inoltre, durante lo scorso weekend, qui vicino ad Halden si sono svolte le prime gare della stagione in Norvegia, il cosiddetto “Norwegian Spring”. Tante squadre nazionali ne hanno approfittato per dei campi d’allenamento nei dintorni in preparazione dei mondiali. Di conseguenza la lista di partenza sembrava quella di una coppa del mondo. Nelle donne élite c’erano ben 120 iscritte, negli uomini élite addirittura 200! Così tanti che hanno dovuto suddividere le categorie in due (donne) rispettivamente tre (uomini) sottocategorie.

Sabato, per cominciare, era in programma una media distanza, dove ho corso abbastanza bene ma con il freno a mano tirato (forse avevo un po’ troppo rispetto del bosco?). Ho sbagliato una scelta di percorso e ho perso un minuto in zona punto, per il resto sono abbastanza contenta. Perdo però ben 4 minuti dalla vincitrice, che secondo me è un po’ troppo.

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Middle

Middle

Domenica invece abbiamo corso una long, dove ho gareggiato in modo un po’ più offensivo, ma ho comunque sbagliato due volte le scelte lunghe. In entrambe le situazioni ho fatto fatica a capire da dove passare, e non sono riuscita a correre veloce e convinta come avrei voluto. Ho così perso quasi 2 minuti e mezzo per ognuna delle scelte, concludendo all’ottavo rango, a ben 6 minuti dalla vincitrice. Ora so qual è la parte tecnica a cui devo lavorare maggiormente durante i prossimi mesi qui in Norvegia: i “trattoni” lunghi, senza grandi scelte, dove bisogna semplicemente tenere la direzione e correre per 1-2 km filati. Tra l’altro i miei muscoli devono anche abituarsi a correre in questi terreni resi molli e “pesanti” dal particolare sottobosco. D’altronde è proprio per questo che ho deciso di trasferirmi qui!

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Long

Long

Anche se non sono soddisfatta di queste prime gare, almeno ho capito a cosa devo lavorare e direi che di tempo per farlo ne ho ancora abbastanza. E soprattutto, il weekend prossimo, ho già di nuovo un’altra possibilità per migliorami con di nuovo due gare nazionali nelle vicinanze di Halden.

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Prime gare, dal sud al nord!

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Prime gare, dal sud al nord!

È iniziata la stagione 2019! Con l’arrivo della primavera sono cominciate anche le prime gare. La mia prima è stata con la tenuta dell’o-92: il primo TMO a Tesserete. Correndo in questo bellissimo bosco, nella mia testa ho rivissuto le emozioni degli Europei dell’anno scorso: “qui c’era un punto nella staffetta”, “qui era durissimo”, “qui c’erano gli ultimi punti della lunga distanza”, ecc. Però nemmeno questa volta ho potuto prendere la gara di Tesserete troppo alla leggera. Infatti avevo due compiti importanti: analizzare la mia gara in pubblico (e quindi non volevo mica fare vedere degli errori) e non farmi battere allo sprint finale.  Penso che la “Elena Roos Challenge” sostenuta da Banca Stato (sponsor principale dei TMO) sia stata apprezzata. Per chi non ha ricevuto la fascetta: preparatevi, perché a settembre arriva la prossima sfida e quindi la prossima possibilità! 😊

Alla partenza del TMO a Tesserete. Foto: Dani Fiori

Alla partenza del TMO a Tesserete. Foto: Dani Fiori

I premiati con la fascietta Banca Stato al primo TMO (Foto: Lidia Nembrini)

I premiati con la fascietta Banca Stato al primo TMO (Foto: Lidia Nembrini)

Una settimana dopo il TMO erano in programma i campionati svizzeri in notturna. Prima della gara noi come membri della nazionale abbiamo avuto un pomeriggio interessante con i nostri responsabili media e marketing della federazione, durante il quale abbiamo seguito una presentazione sui social media e soprattutto abbiamo ricevuto i nuovi vestiti della nazionale. Come potete notare, ora i miei sponsor personali sono in bella vista sui vestiti! 😉 (Grazie mille Banca Stato, EGK con Vituro, AET, MediaTI marketing e Lombardi SA).

Foto: Swiss Orienteering

Foto: Swiss Orienteering

La gara invece è stata per me una sorta di thriller. Partenza in Massenstart, che spesso è sinonimo di partenza un po’ troppo veloce… e così abbiamo fatto il primo errore di gruppo già al punto 1. Niente di grave, io ho corretto in fretta e son partita per la mia ala di farfalla, assieme a Julia Jakob. Una volta completata la prima ala mi sono però trovata da sola, e così ho continuato per tutto il resto della farfalla, al termine della quale ero sempre ancora da sola. Non sapevo bene dove fossero le mie avversarie, se davanti o dietro, ma sapevo di essere andata bene. Al punto successivo ho però avuto un attimo di insicurezza (troppi sentierini!!) e ho rallentato. Dopo aver preso il punto e tornando verso il sentiero ho visto delle luci avvicinarsi. E poco dopo il gruppo di inseguimento mi ha raggiunta. Inizialmente ero quasi un po’ delusa, ma ho capito presto che si trattava del gruppo di testa e quindi la gara era ancora aperta. Purtroppo, da questo momento in poi non sono più riuscita a mantenere la calma, e al posto di avere pazienza e aspettare la fase finale per prendere una decisione, ho forzato già prima a più riprese per cercare di staccare nuovamente il gruppo commettendo qua e là qualche errorino. E stato così anche al quart’ultimo punto, quando sono entrata nel verde come prima, ma uscita dall’altra parte un po’ troppo a sinistra Le mie inseguitrici hanno invece preso la direzione giusta timbrando prima di me, e negli ultimi tre punti non son più riuscita a recuperarle.  Mi sono perciò dovuta accontentare del 4. rango… Confesso di essere un po’ delusa, perché la parte della gara in cui ero da sola ho corso veramente bene e per gran parte della gara ero in zona medaglia, ma d’altra parte è anche colpa mia dal momento che ho rischiato troppo nella parte finale. Perciò, dopo gli allenamenti deludenti in Portogallo sono soddisfatta di come ho fatto CO tecnicamente, ora devo ancora lavorare un po’ sul contatto con gli avversari.

Immagine 1: davantiImmagine 2: quart’ultimo punto e dietro

Immagine 1: davanti

Immagine 2: quart’ultimo punto e dietro

E ora ho tante occasioni per allenare la tecnica in allenamento, in gara e a stretto contatto con degli avversari! Infatti, domenica dopo i NOM, Flo e io siamo partiti in auto verso la nostra avventura in Norvegia. Fino ai mondiali di agosto vivremo ad Halden, dove abbiamo affittato un piccolo appartamento, e cerchiamo di prepararci al meglio per l’appuntamento iridato che si svolgerà proprio in questa regione. Il primo stop però è il campo d’allenamento di preparazione per la 10mila (staffetta svedese) nei dintorni di Glimakra, nel sud della Svezia.

La macchina è pronta!

La macchina è pronta!

È quindi arrivato il momento di cambiare tenuta, e per questa primavera porterò soprattutto i colori del mio club norvegese Halden Skiklubb!

allenamento in Svezia

allenamento in Svezia

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Campi d'allenamento al sud con emozioni contrastanti

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Campi d'allenamento al sud con emozioni contrastanti

Due mesi di silenzio sul mio sito e questo nel periodo invernale quando invece, come sportiva d’élite, dovrei avere più tempo. In realtà, forse proprio perché avevo più tempo libero ho trascorso un periodo molto intenso e pieno di impegni “non sportivi”. Di conseguenza, scrivere un nuovo articolo per il mio sito è rimasto sulla “To Do List” per varie settimane…. Eppure di cose da raccontare ne avrei tante, come potete leggere da qui in avanti.

Da quando sono tornata dalle Canarie ad oggi ho avuto un impegno dopo l’altro: un pratico come docente di educazione fisica al liceo di Locarno (per il Lehrdiplom Sport, l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie superiori), il laboratorio di CO a Sportech, due settimane di supplenza al liceo di Lugano, il test di diagnostica sportiva della nazionale, un esame di “Training and Coaching” al Poli e persino il brevetto di salvataggio. Non avendo più un lavoro fisso posso ora conciliare diversi impegni, ma per me questo significa spesso caricarmi di troppe cose da fare. E l’autunno scorso, quando ho pianificato questi mesi, ero evidentemente un po’ troppo motivata. Infatti, anche se per finire ho concluso tutto come volevo, a ripensarci mi prenderei probabilmente un qualche giorno di pausa in più tra un impegno e l’altro! 😉 Ciononostante, sono soddisfatta per tutto quello che sono riuscita concludere, soprattutto se penso che fra meno di due settimane parto per 5 mesi in Norvegia, dove vivrò da professionista per prepararmi ai mondiali di Halden ad agosto!

Malgrado i numerosi impegni, non ho chiaramente dimenticato la CO. La fase di allenamento sta procedendo molto bene. Sul piano fisico il mio piede è sotto controllo e sto di nuovo correndo come voglio. Inoltre ho già fatto due campi d’allenamento di CO al sud, dove accanto alla corsa ho finalmente ripreso ad allenare intensamente anche la tecnica.

Il primo campo d’allenamento si è svolto ad Alicante, dove sono andata con Flo e il suo club finlandese Tampereen Pyrintö. I finlandesi hanno affittato per tutto il mese di febbraio una casa per 16 persone, così ne abbiamo approfittato anche noi due per passare una settimana al caldo e allenare la tecnica della bussola e dell’orientamento fine nelle dune di Guardamar. Durante questa settimana ho fatto allenamenti con cartine speciali, in notturna, a staffetta e in terreni diversi. È stata una settimana molto positiva, sia dal lato fisico che tecnico.

nei boschi di Alicante. Foto: Florian Howald

nei boschi di Alicante. Foto: Florian Howald

Con sentimenti un po’ contrastanti sono invece tornata due giorni fa dal primo campo d’allenamento con la nazionale in Portogallo. L’ambiente era come sempre favoloso. Per me è stato particolarmente bello ritornare parte del gruppo e vestire nuovamente i colori della nazionale a delle gare, dopo l’infortunio dell’estate scorsa e la pausa forzata in autunno. Il campo è durato ben 10 giorni: dapprima ci siamo allenati nei terreni della costa intorno a Mira partecipando a due gare dei POM, poi ci siamo spostati nell’entroterra nei dintorni di Portalegre dove abbiamo corso le gare dei NAOM. Due tipi di terreni completamente diversi, ma entrambi molto tecnici.

Tappa due dei NAOM. Foto: Armando Vieira

Tappa due dei NAOM. Foto: Armando Vieira

Purtroppo però durante tutta la settimana ho dovuto lottare molto con me stessa. Nel corso dell’autunno e dell’inverno, durante la mia riabilitazione, mi sono spesso posta le seguenti domande: “riuscirò a tornare ai livelli di prima dell’infortunio? Riuscirò di nuovo a correre così veloce, o addirittura a migliorare”. Tutti i dubbi erano rivolti all’aspetto fisico, mai all’aspetto tecnico e mentale. Al campo della nazionale la sfida principale è quindi stata innanzitutto quella di stare dietro fisicamente alle mie compagne. Per fare ciò, ad ogni allenamento mi concentravo a fare CO in modo veloce finendo però col commettere tanti errori tecnici, grandi e piccoli. A questo punto mi sono dovuta rendere conto che l’aspetto tecnico e mentale sono importanti tanto quanto la corsa: è inutile correre veloce, se non so dove andare e cosa fare!

Al momento, visto che comunque la stagione internazionale è ancora lontana (le prime gare di coppa del mondo sono solo a giugno), ho tutto il tempo per investire sulla tecnica e sulla concentrazione, per riuscire a prendere ogni punto il più preciso possibile. E questo perché ho capito che è meglio non sottovalutare nessun punto, nessuna tratta e nessun tipo di terreno. Fare bene CO è un lavoro duro, fisicamente ma anche mentalmente. Sono contenta di essermene accorta in tempo, e visto che torno a casa dal campo d’allenamento in Portogallo con tanti errori, ma anche con un’ultima gara molto buona, so a cosa lavorare e cosa voglio raggiungere nei prossimi mesi in Norvegia!

Tappa 1 dei NAOM. Foto: Armando Vieira

Tappa 1 dei NAOM. Foto: Armando Vieira

Dalle nostre parti, invece, stanno già cominciano le prime gare: questa domenica correrò il primo TMO a Tesserete e il weekend successivo i campionati svizzeri in notturna a Konolfingen. A Tesserete tutti i concorrenti, indipendentemente dal percorso, potranno provare a battermi allo sprint finale. Non mancate quindi! E per finire, da non perdere è anche l’assemblea ordinaria del mio Fan Club FORZA ELENA questo venerdì alle 19:30 alle scuole elementari di Contone! Mi farebbe piacere vedervi numerosi prima della mia partenza al nord!

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Dal caldo al freddo… al caldo!

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Dal caldo al freddo… al caldo!

Il mio primo campo d’allenamento della stagione è già concluso. Questi 12 giorni a Tenerife sono stati un gran successo: sole, caldo, mare, montagne, bei sentierini, ottimi allenamenti e buona compagnia.

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Durante il soggiorno sull’isola, il mio piede ha fatto il bravo, e anche i miei muscoli hanno risposto bene all’allenamento. Non mi sono allenata così tanto a corsa come ho fatto ad esempio l’anno scorso in Sudafrica, ma in questi ultimi mesi mi sono resa conto che per allenarsi bene non bisogna per forza correre tanto. Quindi giornalmente mi sono concentrata su un allenamento a corsa di qualità (ripetute in salita, intervalli sprint, longjogg, corsa veloce o scuola di corsa), seguito da un secondo allenamento in palestra (forza), in giardino, in acqua o sulla bici da corsa. Infatti Tenerife è famosa anche per i ciclisti, visti i bellissimi giri che si possono fare in questo paesaggio stupendo dell’isola.  Un bell’itinerario è sicuramente quello che parte da Los Cristianos al livello del mare e salie fino a oltre 2000m ai piedi del Mt Teide… “Girettino” di oltre 4 ore che abbiamo fatto nel giorno di “pausa”!!

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Per la prima volta ho anche festeggiato il primo giorno dell’anno con un tuffo nel mare!  Siccome quest’anno trascorrerò parecchio tempo in Norvegia per preparare i mondiali e dove non  si sa mai quanto calda è l’estate, meglio prevenire e sfruttare l’occasione per fare il bagno e godersi il mare già a gennaio! 😉

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Il ritorno alla realtà svizzera è stato molto duro. Atterrare mercoledì 9 gennaio a Zurigo, già quasi al buio (alle 16:00 di pomeriggio), con il cielo grigio e una “suppe” che scende dal cielo (mix tra neve e pioggia) è stato mentalmente difficile. Avrei voluto restare sull’aereo e volare di nuovo verso sud. Ma in fondo è bastata una bella dormita e un giorno di pausa per ritrovare le energie e tornare alla vita normale. E così ho ritrovato anche la motivazione per la prima gara dell’anno, il tradizionale Winter Stadt-OL (ex Effretiker-OL), che si è svolta domenica 13 gennaio. Questa per me è anche stata la prima gara dal mondiale in Lettonia dell’agosto scorso, in partica a ben 5 mesi di distanza! Le condizioni di gara erano completamente diverse da quelle dell’estate scorsa: a Bäretswil c’era così tanta neve, che le scelte migliori non erano le più corte, ma quelle con meno neve… La prima parte del percorso era abbastanza facile anche se io non ero ancora completamente sveglia. Non ho fatto errori, ma mi sentivo lenta. Da metà gara in poi sono arrivate scelte un po’ più interessanti che mi hanno fatto ritrovare anche la grinta. E così, grazie agli ultimi punti, mi sono portata a casa la mia prima vittoria del 2019! Anche se non si tratta di  una gara importante nel mio calendario, mi ha fatto proprio bene ricevere la conferma di essere tornata lì dove devo essere!

Premiazione sprint. Foto: OLG Pfäffikon

Premiazione sprint. Foto: OLG Pfäffikon

Nel pomeriggio si è svolta una staffetta sprint, che però non è andata altrettanto bene. La mia squadra non ha brillato dall’inizio fino alla fine. Anche io in ultima tratta ho fatto una scelta sbagliata, e ho anche mancato un incrocio che a causa della neve si è rivelato decisivo. Comunque sono tornata a casa soddisfatta da questa domenica di gara.

in azione durante la staffetta sprint. Foto: OLG Pfäffikon

in azione durante la staffetta sprint. Foto: OLG Pfäffikon

E tornare a casa significa di nuovo andare al caldo! Eh sì, perché in Ticino ultimamente sembra primavera, e per le prossime settimane la mia residenza principale sarà di nuovo Cugnasco. A Natale ho finito il semestre di studio a Zurigo, e fino alla mia partenza per la Norvegia a fine marzo sarò di nuovo principalmente al sud del Gottardo. Mi potete incontrare nelle palestre dei vari licei del cantone… oppure in giro al passo di corsa! 😉

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A passo di corsa nell’anno nuovo!!

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A passo di corsa nell’anno nuovo!!

Finalmente sono di nuovo a un campo d’allenamento! Dopo un paio di giorni di tranquillità, in cui mi sono gustata le feste natalizie con i miei cari e qualche cena abbondante e durante i quali ho svolto due uscite sugli sci di fondo godendomi la neve e le montagne svizzere, il 29 dicembre sono partita per un campo d’allenamento fisico al caldo! L’anno scorso sono stata in Sud Africa, mentre quest’anno abbiamo deciso di restare un po’ più vicino e così, eccoci a Tenerife, sulle Isole Canarie. Quattro mesi dopo la mia operazione sono di nuovo pronta per un campo d’allenamento, anche se non riesco ancora a correre così tanto come “ai tempi”, un allenamento di corsa al giorno funziona già senza problemi! E per la seconda sessione giornaliera mi diverto con allenamenti alternativi come giri in bici, forza e acquajogging.

Ho trascorso volentieri un po’ di tempo in mezzo alla neve facendo sci di fondo, ma ancora meglio è stato a atterrare sotto il cielo blu, a 20 gradi e con le palme! 😊 Siamo un bel gruppetto di 8 persone, 3 ragazze e 4 ragazzi e non ci annoiamo! Tra un allenamento e l’altro facciamo la spesa, cuciniamo, giochiamo a Tichu e riposiamo anche! La nostra casetta è accogliente e spaziosa, con addirittura la piscina!

Le condizioni d’allenamento qui a Tenerife sono perfette. La natura è impressionante, con il Monte Teide alto 3700m al centro dell’isola, e una vegetazione molto particolare e variegata attorno. Il terreno cambia dal bosco di pini alle distese di sassi di lava che assomigliano a paesaggi lunari. Ci sono vari sentierini, ideali per la corsa in montagna, ma è anche possibile fare qualche allenamento in pianura lungo la spiaggia. Quindi, anche se non è lo scopo di questo campo, grazie alle nostre scalate verso il Monte Teide immagazziniamo anche un po’ di allenamento d’altitudine…

primo allenamento

primo allenamento

Festeggeremo dunque Capodanno al caldo, con un bel barbecue e nel nuovo anno ci entro al passo di corsa! Spero che anche il 2019 si rivelerà ricco di successi visto che sto già lavorando duramente per raggiungere i miei obiettivi! 😉

Auguro a tutti un 2019 dorato e pieno di soddisfazioni!

Copertina del Sonntags Blick di oggi¨:-)

Copertina del Sonntags Blick di oggi¨:-)

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È arrivato il Natale!

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È arrivato il Natale!

Come ogni anno arrivo un po’ esausta a Natale. Questa volta soprattutto perché nelle ultime settimane ho avuto vari esami e lavori da consegnare per il mio studio a Zurigo del “Lehrdiplom Sport”, in più ci sono state varie premiazioni, aperitivi e cene di Natale. E oltre a questi eventi natalizi c’è anche il lavoro e l’allenamento quotidiano da fare. Ma non voglio lamentarmi, giusto voglio scusarmi per scrivere questo articolo solo poche ore prima del cenone di Natale! 😉

 In fondo, anche se a volte un po’ stressanti, le settimane d’avvento sono le più belle dell’anno con le luci natalizie, i mercatini natalizi, il vin brulè, le cene, la ricerca di regalini e soprattutto per poter fare i biscotti di Natale. Il periodo natalizio è anche il momento per guardare indietro all’anno appena trascorso, rendersi conto di cosa si ha fatto e ottenuto e ringraziare tutti quelli che ne hanno fatto parte.

Come già ripetuto più volte, il 2018 è stato un anno molto speciale per me. Con gli europei in casa, davanti al “mio” tifo e nei “miei” boschi, e con la vittoria delle mie prime medaglie d’oro internazionali ho vissuto dei momenti emozionanti e indimenticabili, che penso non riuscirò mai a rivivere allo stesso modo in futuro. Pochi mesi dopo ho vissuto nuovamente delle giornate fantastiche a Riga e nei boschi lettoni con la vittoria del titolo mondiale nella staffetta.  Per finire, anche il titolo di miglior sportivo ticinese 2018 che ho ricevuto a novembre mi ha molto onorata. Purtroppo nel 2018 ho vissuto anche l’altra faccia della medaglia, subendo un infortunio e dovendo stare ferma vari mesi! Per fortuna tutto è andato bene e ora sto guardando molto fiduciosa al 2019!

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno da parte della mia famiglia, di Flo, dei miei allenatori (Sven, Sime, Vroni, Andle e Fabian), della mia società ticinese (O-92), quella norvegese (Halden SK), dei miei fisio (Stefano e Lara di FisioSport in Ticino e Karin di All-in-All Physiotherapie a Zurigo), del mio Fan Club FORZA ELENA, dei miei sponsor (Banca Stato, EGK cassa malati, Studio d’ingegneria Lombardi SA), l’associazione Aiuto Sport Ticino, l’Aiuto Sport Svizzero (Sporthilfe) e di TUTTI voi che mi sostenete, mi seguite, fate il tifo a squarciagola e mi tenete i pugni!

GRAZIE DI CUORE!!

Buon Natale, buone feste e un 2019 pieno di soddisfazioni a tutti voi!

Di corsa verso il 2019!

Di corsa verso il 2019!

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Miglior Sportivo ticinese 2018!

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Miglior Sportivo ticinese 2018!

WOW! Che emozione poter ricevere il premio come miglior sportivo ticinese 2018! È un grande onore ricevere questo premio, anche perché sono stata confrontata con atleti di altissimo livello di diverse discipline sportive. E non è mai facile paragonare sport diversi... Grazie a tutti quelli che mi hanno votato e che hanno creduto in me!

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Il titolo di miglior sportivo ticinese è un riconoscimento di grande valore sia per me, sia per tutto il mondo della corsa d’orientamento in Ticino. Aver ricevuto così tanti voti dal pubblico, e anche dalla giuria neutrale, è un segno che la CO viene seguita sia dalla popolazione che dai media, i nostri risultati ottenuti a gare internazionali vengono riconosciuti, così come il lavoro che sta dietro a questi risultati Mi ha fatto anche molto piacere non essere l’unica orientista sul palco, brave anche Elena ed Elisa, che hanno entrambe mostrato un’ottima stagione. E da non dimenticare: nel 2019 saremo ben 6 ticinesi nelle varie squadre nazionali (élite e juniores). Penso sia un numero record, e un ottimo segnale che si sta lavorando molto bene in Ticino! Continuiamo così!! 😊

Le tre E della CO in Ticino! ;-)

Le tre E della CO in Ticino! ;-)

La serata è stata anche quest’anno molto bella, con varie premiazione, musica e spettacoli. Grazie mille all’associazione Aiuto Sport Ticino per organizzare ogni anno questo bell’evento al palazzo dei Congressi di Lugano.

Il titolo di miglior sportivo ticinese l’ho ricevuto sicuramente anche grazie all’attenzione mediatica che hanno avuto gli europei di corsa d’orientamento che si sono svolti in Ticino a maggio. Ben tre gare sono state trasmesse live alla RSI La2, e tutto l’evento è stato un gran successo! Grazie agli organizzatori che hanno lavorato duramente per questo grande evento. Per me è stato uno dei momenti più emozionanti e indimenticabili della mia carriera. Poter correre in casa, nei miei boschi e davanti al mio pubblico è stato un’esperienza unica. Sicuramente avevo anche tanta pressione addosso, e quindi è stato ancora più bello poter festeggiare i successi. Anche ai mondiali in agosto in Lettonia ho vissuto tante emozioni. Migliorarmi finalmente nella sprint ed ottenere il 4 rango a soli 6 secondi dalla medaglia e vincere la medaglia d’argento nella staffetta sprint è stato molto soddisfacente. Ma la ciliegina sulla torta della stagione 2018 è sicuramente stato il titolo mondiale nella staffetta classica assieme a Julia e Judith.

Europei assoluti di CO in Ticino: 1. Staffetta-sprint; 1. Staffetta; 6. Sprint; 10. Long

Europei assoluti di CO in Ticino: 1. Staffetta-sprint; 1. Staffetta; 6. Sprint; 10. Long

Campionati mondiali di CO in Lettonia: 1. staffetta; 2. staffetta-sprint; 4. Sprint; DNF Long

Campionati mondiali di CO in Lettonia: 1. staffetta; 2. staffetta-sprint; 4. Sprint; DNF Long

Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto nel 2018 e durante tutta la mia carriera sportiva!

Prima di tutto grazie alla mia famiglia, che da quando ho iniziato mi sostiene in vari modi. Poi a Florian, che mi sostiene (e a volte sopporta ;-), mi aiuta e mi accompagna lungo questa strada dello sport di prestazione. Alle mie società, all’O-92 piano di Magadino, la società in cui sono cresciuta e che mi ha portato dove sono, ma anche al mio club norvegese Halden SK, che mi ha fatto conoscere una nuova cultura. Grazie al mio Fan Club FORZA ELENA, che da quando è stato fondato il 1° luglio 2017 è il più numeroso e il più rumoroso! 😉 Ai miei Sponsor Banca dello Stato del canton Ticino, cassa malati EGK, Vituro, la ditta d’ingegneria Lombardi, l’Aiuto Sport Svizzero (Sporthilfe), Aiuto Sport Ticino e la “Spitzensport Förderung der Armee”. Persone importanti sono anche i miei compagni di nazionale e i miei vari allenatori: Vroni, Sven, Andle, Fabian e tanti altri! E anche tutti i miei amici che mi sostengono e passano del tempo con me!

GRAZIE A TUTTI!

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Campo d'allenamento alternativo

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Campo d'allenamento alternativo

Sette settimane dopo l’operazione ho potuto finalmente partecipare di nuovo ad un campo d’allenamento. Questa volta è stato un campo senza compagni di nazionale, senza volo d’aereo, senza allenamenti di CO in un qualche bosco, senza gare… Infatti sono semplicemente andata da sola a Macolin ma avevo con me una borsa piena di vestiti da sport… e a preparare la valigia mi è tornata quella bella emozione che mi viene sempre quando parto per qualche avventura sportiva.

Anche senza CO è stata una settimana intensa. Grazie al sostegno dell’esercito svizzero e dell’ufficio federale per lo sport, al centro sportivo di Macolin ho potuto vivere una settimana da sportiva professionista e soprattutto ricevere tante cure  e usare le infrastrutture sportive per il mio allenamento. Ho avuto il privilegio di sottopormi a trattamenti di fisioterapia due volte al giorno quotidianamente. Di conseguenza ho potuto lavorare intensamente al mio piede, alle mie gambe e a tutto quello che si è indebolito nelle ultime settimane di infortunio, sotto il controllo esperto di una fisioterapista. Inoltre, ho finalmente di nuovo potuto correre! L’ultimo controllo dall’ortopedico è stato molto positivo (la frattura non si vede più nella radiografia) e quindi ho ricevuto il via libera per i primi passi a corsa. Ma attenzione, non ho potuto correre all’aperto nei bei boschi intorno a Macolin, ma solo sull’AlterG, un tapis roulant che può togliere la gravità. Così ho fatto i miei primi 20 minuti (in seguito 30min) al 50% del mio peso corporeo e a 10km/h. Anche se è ancora lontano da quello a cui sono abituata, è stato così bello poter di nuovo correre!

Corsa! :-)

Corsa! :-)

Fisio: esercizi di equilibrio, di mobilità , di forza, ecc

Fisio: esercizi di equilibrio, di mobilità , di forza, ecc

Non me l’aspettavo nemmeno io, ma tra fisioterapia, esercizi di mobilità per il piede, esercizi di forza per tutta la gamba, massaggi e allenamento di resistenza (bici, corsa in acqua o Cross Trainer) avevo le giornate molto piene, e mi sentivo proprio come in un vero campo d’allenamento! Il picco della settimana è stata l’uscita in rampichino con Simona Aebersold sul Chasseral.

In bici sul Chasseral!

In bici sul Chasseral!

Questi sforzi ed esercizi hanno avuto il loro effetto. Sono arrivata ancora un po’ zoppicando a Macolin domenica sera 7 ottobre, e sono tornata a casa sabato 13 ottobre camminando senza problemi, anzi, con già un paio di chilometri fatti a corsa. La guarigione procede molto bene, e ora sono ancora più fiduciosa che presto potrò tornare a correre! Forse non proprio ancora nelle quantità e intensità precedenti la frattura, ma comunque posso ricominciare con i primi allenamenti in vista della prossima stagione agonistica. Ho anche avuto i primi incontri con la mia allenatrice, con la psicologa sportiva e con il mio preparatore atletico. Sono quindi tornata ad essere una vera sportiva d’élite! 😉

Quest’anno ho fatto una pausa lunga e completa, 4 settimane dopo l’operazione ho riniziato pian piano con allenamenti di forza del tronco, allenamenti in acqua, bici e ora esercizi per il piede. Anche se non sto ancora correndo, sono comunque già nella fase di “Aufbau” Training, cioè sto costruendo le basi per la prossima stagione allenando la resistenza e la forza del corpo. Visto però che per gli orientisti “normali” e non infortunati il momento di pausa è proprio ora, ho approfittato della pausa di Florian per prendermi anche io nuovamente tre giorni di vacanza…. E andare un weekend a Parigi!

Paris!

Paris!

Con la visita alla Tour Eiffel, all’Arco del Trionfo, al Louvre, alla cattedrale di Notre Dame, ecc e vivendo un po’ il lifestyle francese (croissant, cafè au lait, crépes, fromage,…) ho staccato completamente dalla vita normale e mi sono goduta qualche giorno via da casa con i pensieri lontani dallo stress quotidiano. Ora però basta vacanza, sono pronta per la vera e propria preparazione della stagione 2019! Norvegia arrivo! 😊

Anche se sono già proiettata al prossimo anno, un’ultima sfida del 2018 mi rimane: il concorso per il miglior sportivo ticinese! Fra due settimane si scoprirà il vincitore della stagione 2018, e sono rimasti veramente pochissimi giorni per votare. Datemi un ultimo voto con un click su: http://www.aiutosport.ch/miglior-sportivo-ticinese-2018-voto/

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La convalescenza procede... oltre Gottardo!

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La convalescenza procede... oltre Gottardo!

Sono passate cinque settimane dalla mia operazione al piede. La mia convalescenza procede bene e il controllo quattro settimane dopo l’operazione è stato positivo. L’osso sta iniziando a crescere e a guarire. Ci vuole comunque ancora tempo finché sarò guarita… io però sono molto contenta del risultato della radiografia e anche del fatto di poter iniziare a muovermi senza stampelle e di poter andare in bici. Ora posso variare i miei allenamenti tra acquajogging, forza, bici ed esercizi di fisioterapia. Ha quasi senso fare di nuovo un piano d’allenamento! 😊

Anche se non sono potuta andare in Norvegia alle gare di coppa del mondo, al campo d’allenamento con la nazionale e non ho partecipato alle gare di selezione per la coppa del mondo in Cechia e all’Euromeeting (tutti appuntamenti che avevo in programma), nelle ultime settimane non mi sono annoiata come temevo.

Prima di tutto ho partecipato a vari eventi molto belli come ospite d’onore. In una giornata di sole e caldo tantissima gente è uscita di casa per fare sport durante Sportissima. Sia a Tenero al CST, che in Capriasca all’arena sportiva sono stati tantissimi i bambini e gli adulti che hanno provato a praticare la corsa d’orientamento. Il giovedì seguente, durante il Summer Festival, il comune di Cugnasco – Gerra e la mia società O-92 hanno organizzato una serata in mio onore. Grazie alle belle parole ricevute e a tutti per aver partecipato a questa bella serata!

Sportissima Tenero, Foto by Vale

Sportissima Tenero, Foto by Vale

Sportissima Tesserete

Sportissima Tesserete

Serata di festeggiamenti a Cugnasco-Gerra, Foto by Marco Garbani

Serata di festeggiamenti a Cugnasco-Gerra, Foto by Marco Garbani

Oltre che partecipare a vari eventi in Ticino, è anche arrivato il momento di lasciare il mio bel cantone e tornare a Zurigo. Dopo aver di nuovo vissuto per più di un anno in Ticino è stato proprio difficile lasciare Cugnasco e tornare oltralpe. La decisone è stata dura, ho passato varie notti insonni a decidere su cosa fare, ma alla fine mi sono decisa per Zurigo.

Vivere in Ticino per un anno per preparare gli europei in casa è stata la scelta giusta. Ho abitato di nuovo a casa, mi sono allenata nei terreni simili, ho partecipato agli allenamenti della mia società O-92, ho  e ho anche potuto approfittare dell’effetto mediatico degli europei. Direi che ho vissuto in modo intensivo tutto quello che è girato intorno all’europeo di CO in casa. Ed è stata un’esperienza indimenticabile! Parallelamente, durante l’anno appena passato, ho avuto la possibilità di lavorare al CST, dove mi sono trovata molto bene, sia con il lavoro che con i colleghi. E soprattutto ho apprezzato molto la comprensione per lo sport e per la mia carriera da parte di tutti. È difficile trovare un datore di lavoro più comprensivo e flessibile! Grazie!

Ma se tutto è stato così bello e positivo, perché ho deciso di tornare a Zurigo? I motivi sono vari. Da una parte volevo tornare ad allenarmi con l’NLZ (Nationales Leistungszentrum di Zurigo), quindi con compagni di nazionale e altri orientisti di alto livello, essere più vicina alle gare, agli allenamenti, all’aeroporto e a tutti gli appuntamenti con la nazionale, che una volta passati gli europei in Ticino, si son spostati nuovamente oltre Gottardo. Dall’altra parte c’è anche la vita al di fuori della CO.  Nonostante io abbia finito i miei studi nel 2017, avevo ancora l’idea di concludere l’abilitazione per poter insegnare Sport. Ho iniziato questa formazione già durante gli studi, ma l’avevo messa da parte visto che già con gli studi normali e la CO ero abbastanza impegnata. Però se non continuo la scuola ora, penso che non lo farò più! Non da ultimo, anche spostarmi nuovamente un po’ più vicino a Florian è stato un criterio di decisione.

Quindi da una settimana ho di nuovo una camera in una WG a Zurigo, mi alleno all’ASVZ, vado a scuola Höngg e al poli in centro, ho i negozi aperti fino alle 20:00 di sera, i tram ogni 8 minuti e tutti gli altri vantaggi e svantaggi che porta con sé una città! Oltre che a studiare ed allenarmi lavoro anche un po’ nella diagnostica sportiva assieme al nostro medico della nazionale. Le mie giornate sono quindi belle piene e variate. Ma chiaramente non vedo l’ora di tornare in Ticino al weekend! 😉

Per finire, già che state leggendo il mio articolo su un dispositivo con internet, aprite anche la pagina http://www.aiutosport.ch/miglior-sportivo-ticinese-2018-voto/ e votate per me e gli altri orientisti (Elena e Elisa) per il miglior orientista ticinese! Grazie!



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Venite a trovarmi!

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Venite a trovarmi!

La mia convalescenza sta procedendo bene… Le stampelle pian piano mi fanno perdere la pazienza, ma d'altra parte sono contenta di finalmente potermi muovere in acqua. Ieri e oggi ho fatto i miei primi allenamenti di corsa in acqua, ma di correre sulla terra ferma non se ne parla ancora per un po'...

Di conseguenza, anche se è riniziata la stagione di CO con le gare autunnali, non sarò presente alle gare, né in Ticino, né oltre Gottardo. Ho però il tempo di partecipare ad altri eventi che mi vedono come ospite d'onore, grazie ai fantastici risultati ottenuti quest'anno.  

Non perdetevi quindi l'occasione di incontrarmi a uno o, meglio ancora, a vari dei prossimi eventi:

SPORTISSIMA, domenica 9 settembre

- al mattino, dalle 10:00 alle 12:00 sarò presente al Centro Sportivo di Tenero con sfida di CO (10:30) e intervista (11:30).

- al pomeriggio, dalle 13:00 alle 17:00 sarò presente all'arena sportiva Capriasca a Tesserete. Alle 13:00 ci sarà l'inaugurazione ufficiale dei nuovi percorsi fissi nel bosco di San Clemente. 

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FESTEGGIAMENTI A CUGNASCO, giovedì 13 settembre

Per festeggiare i miei risultati della stagione 2018, il comune di Cugnasco e la mia società O-92 organizza un incontro ufficiale, seguito da un aperitivo, festeggiamenti e serata Telethon, il tutto presso il capannone del Summer Festival a Gerra Piano!  

Venite anche voi!!

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PORTE APERTE EGK BELLINZONA, sabato 15 settembre

Sabato, dalle 09.00 alle 13:00 sarò presente come testimonial alle porte aperte dell'agenzia di Bellinzona della cassa malati EGK. Passate a trovarci per conoscere questa cassa malati che sostiene me e la corsa d'orientamento!

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A presto! :-)

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