Mentre in Ticino pare che si muore dal caldo, io sono al fresco (al momento 11 gradi e vento ) a Idre Fjäll. Qui nelle "montagne" svedesi non faccio altro che allenarmi, mangiare e dormire. E nel tempo libero mi son finalmente decisa a fare un sito su di me, così potete seguirmi nei miei vaggi e nelle mie avventure orientistiche.
Cosa ci faccio qui in Svezia? A dir la verità speravo di essere a Inverness (Scozia), dove sono iniziati i campionati del mondo di CO con le gare sprint, a cui avrei voluto partecipare. Ma purtroppo, dopo le gare di coppa del mondo in Svezia e Norvegia a inizio giugno non son stata selezionata per i mondiali. Così ho dovuto trovare un nuovo obiettivo per l'estate, e un po' all'ultimo momento, 5 ragazzi della nazionale nella mia stessa situazione (Andreas, Kaspar, Alain, Florian) ed io, abbiamo deciso di andare all' O-Ringen, la 5 giorni di gare più grande del mondo. Con 18000 e più partecipanti è un evento incredibile da vivere!
All'O-Ringen ho corso nella categoria Women Elite (WE), e anche se molte delle migliori orientiste non hanno partecipato per via die mondiali, il livello era molto alto. Nella prima gara ho fatto fatica: tanti errori nella prima metà della gara, e anche gambe pesanti. Il risultato non era un Top20 come sperato, ma solo il 35esimo rango. Il giorno dopo, di nuovo una lunga distanza, ho corso decisamente meglio: tecnicamente pochi errori, fisicamente mi sentivo molto meglio. Contenta sono arrivata all'arrivo, ma anche qui non è risultato di più che il 23esimo rango. La terza tappa invece era il mio grande obiettivo: la gara sprint! Non essendo convinta della mia forma fisica (visto i primi due giorni dove non andavo tanto e soprattuto il fatto di aver già corso due lunghe distanze) mi son concentrata sulla tecnica, e ne è valsa la pena! L'inizio era molto tecnico, con punti in un quartiere con recinti, siepi, scelte di percorso,... La seconda metà della gara era molto fisica, con la discesa verso il passaggio nell'arena e finale in un parco. Al passaggio nell'arena ho sentito di essere tre secondi dietro alla danese in vantaggio. Questo mi ha motivato, purtroppo ho comunque fatto un' errore nel parco, dove non ho visto un passaggio nella siepe, che mi è costato 7 secondi. All'arrivo sono comunque andata in vantaggio con un secondo davanti alla danese (che ora tra l'altro corre i mondiali...) e ho potuto aspettare sul divano dei "leader" fino all'arrivo delle ultime due, le "veterane" Simone Niggli e Anne Margrethe Hausken Nordberg, che hanno ottenuto il secondo e primo posto.