Dopo l’ormai famosa estate 2020, dove abbiamo soprattutto apprezzato le bellezze del nostro paese, quest’anno ero nuovamente un po’ di più “on the road”. Terminati i mondiali ho trascorso due settimane tranquille a casa, quindi sono partita tre settimane in Scandinavia, dapprima in Norvegia, poi in Svezia e per finire in Finlandia. Queste tre settimane sono state molto intense, emozionanti e variate, da vari punti di vista.

1. Norvegia: matrimonio, emozioni, visite, allenamenti

L’obiettivo principale della prima settimana di viaggio in Norvegia era il matrimonio di Ida Marie e Olav ad Alesund. Visto che questa cittadina sulla costa occidentale della Norvegia dista circa 8 ore da Oslo, ne abbiamo approfittato per fare un paio di fermate strada facendo. Dapprima ci siamo fermati a Neslia, vicino a Sjusjöen, da Florian Schneider, che ha una bellissima casetta in riva al lago, con sauna, grill outdoor, bellissime cartine da CO e in inverno piste da sci di fondo davanti alla porta. Dopo due notti e 3 allenamenti di CO ci siamo spostati a Hövringen, alle porte del parco nazionale Rondane. Qui Flo ed io ci siamo viziati con un bel albergo e un’ottima cena, senza dimenticare un allenamento lungo e intenso nelle montagne del parco. Prima di arrivare ad Alesund abbiamo tappa-allenamento a Bjorli con una cartina stupenda. Giunti alla meta abbiamo visitato la città, corso tanto e soprattutto abbiamo festeggiato un matrimonio stupendo. È stato veramente emozionante vivere questo giorno assieme ai miei amici e alla mia seconda famiglia di Halden!

2. Svezia: coppa del mondo a Idre Fjäll

Dopo i festeggiamenti e l’atmosfera vacanziera, è arrivata l’ora di tornare al lavoro. Dopo altre 8 ore di macchina siamo arrivati a Idre Fjäll, un villaggio di vacanza nelle “montagne” svedesi. Dopo un paio di allenamenti di CO per ambientarci, è iniziato il secondo girone di coppa del mondo con una vera e propria lunga distanza: 1 ora e 40 minuti di bosco selvaggio e di pura CO, e il tutto in completa solitudine. Una gara molto difficile ma interessante, in un terreno fantastico. Avevo molto rispetto di questa gara, visto che il terreno scandinavo rimane sempre una sfida molto difficile per me. Sono riuscita a risolvere i compiti difficili, come le lunghe trattone in bussola, ma purtroppo ho fatto tre errori in zona punto che mi sono costati dall’1 al 2 minuti ciascuno. Sommando questi tre errori sono finita al 17esimo rango. Mi mancavano solo 2 minuti e mezzo per entrare nelle top10 e 5 minuti per le top6. Forse a voi il rango non sembra fantastico, ma considerati il terreno e le ambizioni che avevo prima della gara, è stato molto soddisfacente constatare di essere in grado di entrare nelle prime 10 in un terreno così scandinavo. Dopo un giorno di pausa, sabato si è svolta la gara sulla media distanza, in un terreno tecnicamente ancora più difficile. Purtroppo ho commesso un brutto errore che non si dovrebbe fare al primo punto, sbagliando la direzione nel verde. L’errore mi ha però “risvegliata” tant’è che in seguito ho corso molto bene nella parte difficile. Poco prima della fine, quando sembrava di essere già quasi al traguardo, sono incappata nel secondo errore: un punto apparentemente molto facile sulla cartina, si è rivelato molto più difficile del previsto, e io, come tante altre atlete ed atleti, abbiamo perso tempo a cercarlo. Ho chiuso la gara middle al 13esimo rango, nuovamente fuori dai top10, e questa volta anche più delusa. Il weekend di gare si è concluso con la staffetta. La mia squadra era la stessa dei mondiali: io ho corso in prima tratta, Sabine in seconda e Simona in terza. Come già ai mondiali, ho fatto un’ottima gara e ho dato il cambio a Sabine in seconda posizione, 5 secondi dietro alla svedese. Sono molto contenta di questa mia prestazione. Ho fatto un piccolo errore, ma per il resto avevo il pieno controllo della situazione e ho tenuto i nervi saldi. Al contrario, le mie due compagne di squadra non erano in giornata. Sabine ha fatto un grosso errore al primo punto e Simona ha lasciato via un punto. Peccato per non essere riuscite a difendere il secondo posto dei mondiali, ci riproveremo!

in azione alla Long

in azione alla Long

3. Finlandia: la Jukola al circolo polare artico.

Dopo Idre Fjäll il mio viaggio è continuato verso la Finlandia. Questa volta senza Flo e senza squadra nazionale, ma dopo due anni nuovamente con il mio club scandinavo Halden SK. A Rovaniemi, al circolo polare artico, si è svolta la staffetta di CO più grande al mondo, la famosa Jukola! Dopo che è stata annullata nel 2020 e spostata da giugno ad agosto, finalmente ce l’abbiamo fatta a correre questa edizione speciale al nord. Purtroppo la meteo e la luce del sole non erano come previsti per metà giugno (caldo e sole di mezzanotte), ma è stato comunque interessante essere così al nord. Chiaramente prima delle gare siamo passati a trovare Babbo Natale, che abita e lavora insieme ai suoi folletti a Rovaniemi, senza però riuscire a ricevere il regalo di Natale in anticipo… la Venla (staffetta delle donne) per noi non è andata come sperato. Con la squadra composta da Eveliina Hirvonen, Elena Pezzati, Svetlana Mironova ed io non abbiamo brillato. Nelle prima tratta abbiamo perso un po’ troppo tempo e quindi, fin dall’inizio, eravamo già fuori dalla lotta per il podio. Ma anche io, che ho avuto l’onore di correre l’ultima tratta, ci ho messo del mio: in un terreno piatto, verde e paludoso non sono abbastanza precisa con la bussola e ho perso  tempo visitando i vari farsta prima di arrivare al mio punto. Abbiamo quindi concluso la staffetta al 22esimo rango, non il risultato che speravamo, ma comunque è stato bello tornare a gareggiare nelle staffette scandinave dopo così tanto tempo! E già che c’ero, ne ho approfittato per correre anche una tratta notturna della staffetta degli uomini. Per Halden SK 2 sono partita in seconda tratta e ho corso ben 1 ora e 35min con la pila notturna a caccia di lanterne. Questa gara è andata bene e mi sono divertita molto!

Dopo il viaggio in Scandinavia ho avuto pochi giorni a casa prima di ripartire per Lenzerheide, dove con la nazionale abbiamo svolto 5 giorni di campo d’allenamento. L’obiettivo principale era di guardare già ai mondiali del 2023 a Flims-Laax, ma anche di prepararci alla stagione autunnale, che oltre a tre campionati svizzeri in terreni (pre-)alpini, vedrà come culmine la finale di coppa del mondo in Italia. Il mio obiettivo: difendere il 5. rango nella generale di coppa del mondo! 😊

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