Anno nuovo, vecchia forma?

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Anno nuovo, vecchia forma?

Buon anno nuovo a tutte e a tutti!

Il cambio dal 2021 al 2022 non l’ho trascorso come negli ultimi anni da qualche parte al caldo (Sudafrica, Canarie, Spagna, ecc) ma al freddo e al buio della Lapponia, nel nord della Finlandia. I genitori di Flo hanno una casetta ad Äkäslompolo e ogni anno Flo insiste di andarci. Questa volta non avevo scuse: visto che non potevo ancora fare tante ore di corsa ma di sci di fondo invece sì, era l’occasione perfetta per partire una settimana al nord.

Ci ha accompagnato anche la mia amica Veronica, e così ho passato una settimana in ottima compagnia, trascorrendo tante ore sugli sci (classico e skating), tanti minuti nella sauna e qualche secondo nell’acqua gelata (“tuffo” nel lago ghiacciato dopo la sauna). Inoltre, abbiamo degustato vari tipi di Munki (un dolce) e Mehu (sciroppo caldo) nelle Maja (capanne) in giro per le piste di sci di fondo. È stato molto belle sciare per chilometri e chilometri senza dover fare due volte la stessa tratta, e godere del panorama spettacolare su vasti boschi, alberi innevati e con una luce molto speciale.

La mia paura principale era quella di tornare a casa senza mani (congelate dal freddo).  Le temperature variavano dai -25 gradi ai -5 gradi, ma con tutti gli strati di vestiti che avevo addosso, ho sudato di più che gelato! Assieme a Veronica ho fatto pure un’uscita divertente e faticosa con la Fat-Bike (rampichino con i copertoni grossi in modo da andare sulla neve) e, per concludere in bellezza l’esperienza lappone, l’ultima sera abbiamo anche visto l’aurora boreale.

Ora sono tornata a casa e alla vita quotidiana. Oltre al mio lavoro nell’ambito della medicina dello sport (Sportzentrum Kerenzerberg), fino a Pasqua insegno al 50% come docente di educazione fisica in un liceo a Zurigo. Si tratta di una supplenza lunga, che mi permette di accompagnare gli allievi oltre la solita settimana a cui sono abituata, e quindi di offrire loro un programma interessante su più lezioni e delle valutazioni. Il mio allenamento quotidiano si concilia comunque bene con il lavoro, posso però viaggiare un po’ meno liberamente del solito, visto che ora sono legata alle vacanze scolastiche. Il primo campo con la nazionale sarà in Turchia a fine febbraio, proprio quando avrò vacanza. Fino a lì ho il tempo di allenarmi bene a casa, aumentare gli allenamenti di corsa gradualmente e tornare alla mia vecchia forma. Infatti sto di nuovo correndo, non sento alcun male o problema al ginocchio, e sono già a 4-5 sessioni di corsa a settimana (in più si aggiungono gli allenamenti di forza, bici, corsa in acqua, sci di fondo, ecc). La forma però è disastrosa e ancora lontana da dove vorrei essere. Per fortuna ho ancora un po’ di tempo fino alle gare importanti e sono fiduciosa che ogni allenamento mi porti verso la mia forma migliore!

Obiettivo del 2022: anno nuovo e tornare alla vecchia forma! O anzi… ancora un po’ meglio! 😉

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Novembre, mese di transizione

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Novembre, mese di transizione

Tra noi orientisti della nazionale, chiamiamo novembre il mese della cultura, perché normalmente è il mese in cui si fa un po’ di pausa dall’allenamento e quindi si ha finalmente il tempo di fare altro, come uscire la sera, andare al ristorante, al cinema, a teatro e tanto altro ancora. Solitamente è anche il mese delle cerimonie e premiazioni, e dei momenti in cui guardare indietro alla stagione trascorsa, rivivere le emozioni, raccontare delle avventure vissute e ringraziare per il sostegno ricevuto.

Così è stato anche per me. Dapprima ho partecipato alla premiazione del miglior sportivo ticinese, dove meritatamente ha vinto Noé Ponti. Poi c’è stato lo Swiss O Fest, dove abbiamo festeggiato tutti i successi a livello internazionale nello sci-OL, Bike-OL e nella CO classica.

E per finire si è tenuto anche l’evento di fine anno del mio fan club FORZA ELENA, che si è potuto di nuovo svolgere normalmente con una retrospettiva della stagione e una bella raclette in compagnia. Quest’anno ho ricevuto il contributo finanziario più alto da quando è stato fondato il fan club (2017). Questo mi ha sorpreso e gratificato molto! Vorrei ringraziare tutti i partecipanti all’evento e alla cena, e grazie di cuore a tutti i soci del fan club! Mi fa molto piacere ricevere il vostro sostegno e anche sentire la vostra vicinanza e aiuto, specialmente nei momenti un po’ più difficili come questo. GRAZIE!

Il presidente e il cassiere del fan club FORZA ELENA all’evento di fine stagione

Novembre è anche il mese per ricaricare le batterie e ritrovare la motivazione per l’anno seguente. Con il mio infortunio non ho trascorso un periodo facile, ma ora pian piano vedo la luce in fondo al tunnel. Poter di nuovo camminare senza stampelle, dopo ben 8 settimane, è un grande passo avanti e mi facilita la vita di tutti i giorni. E anche potermi allenare di nuovo sulla bici, in acqua e in palestra (forza) mi ridà la sensazione di essere una sportiva d’élite.

Il weekend prossimo abbiamo il primo ritrovo con la nuova squadra nazionale (dove io faccio di nuovo parte della squadra A - vedi selezioni), dove analizzeremo la stagione passata e guarderemo avanti alle prossime stagioni.  Pian piano anche a me sta tornando la motivazione e non vedo l’ora di potermi preparare seriamente per i prossimi due anni. Dapprima mi aspetta un mondiale sprint in Danimarca, e nel 2023 i mondiali nel bosco in casa, a Flims Laax!

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Stagione 2021 terminata di colpo

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Stagione 2021 terminata di colpo

La preparazione alla finale di coppa del mondo in Italia stava procedendo molto bene. Ai campionati svizzeri a Marbach sono riuscita a conquistare la medaglia d’argento sia nella gara sulla media distanza (dietro a Natalia Gemperle), sia nella lunga distanza (dietro a Simona Aebersold). Entrambe le gare sono andate molto bene, con qualche errorino, ma dove ho potuto constatare che la forma era molto buona. Anche un 5000m corso a Tesserete pochi giorni dopo ha mostrato quello che pensavo: la forma non è perfetta come ai mondiali, ma a un ottimo livello. Ero quindi carica e motivata per le ultime gare dell’anno, e come scritto nell’articolo precedente, volevo anche difendere il mio 5to rango nella generale di coppa del mondo.

In azione ai LOM! Foto: Christian Aebersold

In azione ai LOM! Foto: Christian Aebersold

Purtroppo però venerdì 17 settembre, durante un allenamento a staffetta sprint con la nazionale a Baar, ho avuto un incidente. Svoltando l’angolo mi sono scontrata con un mio compagno, e sfortuna vuole che io proprio in quel momento avevo la gamba tesa, e con l’impatto ho subito una iperestensione del ginocchio. Questo movimento insieme al colpo hanno causato una frattura depressa del piatto tibiale.

Ho avuto fortuna e non ho rotto né legamenti né menisco, ma visto che si tratta di una frattura ossea in una zona delicata come il ginocchio, devo pazientare sei settimane con le stampelle, senza caricare la gamba destra. Dopo queste sei settimane potrò riiniziare con l’allenamento alternativo (corsa in acqua, bici, forza) per poi pian piano arrivare alla corsa dopo circa 12 settimane.

Questo incidente ha colpito molto il mio morale. Da tempo non vedevo l’ora delle mie prime gare di Coppa del Mondo in Italia, in boschi tecnicamente difficili ma anche fisicamente ben percorribili (questo girone era in programma nell’autunno 2020…). Inoltre, questo incidente mi sembra solo poco dopo la mia frattura all’osso navicolare dell’autunno 2018, e poco dopo la pausa “corona”. È quindi dura per la motivazione, ripartire di nuovo con una riabilitazione lunga e non poter concludere una stagione normalmente.

Non mi resta che pazientare, recuperare bene per riprendermi completamente sia fisicamente e moralmente. Intanto posso guardare indietro a una stagione di successo: ho corso molto bene e ad alto livello durante tutto l’anno, conquistando 2 medaglie ai campionati del mondo (argento nella staffetta e bronzo nella staffetta-sprint), 2 medaglie ai campionati europei (oro nella staffetta-sprint e argento nella sprint) e 4 medaglie d’argento a campionati svizzeri (sprint, staffetta, media distanza e lunga distanza). La vittoria della medaglia d’argento ai campionati europei nella disciplina sprint, la mia prima medaglia individuale, è stata sicuramente la soddisfazione più grande di questa stagione! Inoltre, pur non avendo corso le ultime due gare di coppa del mondo, ho chiuso la generale all’ottavo rango.

(Foto: Rémy Steinegger)

A questo punto vorrei dire grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuta (e sostengono sempre ancora): la mia famiglia, i miei amici, i miei allenatori, il mio Fan Club, i miei sponsor Banca Stato, EGK cassa della salute, Azienda Elettrica Ticinese, Lombardi Sa, OL Plus, NVii, Str8compass e la Fondazione per l’aiuto Sport Svizzero. E anche a Giulia, che dà un’occhiata ai miei testi prima che voi possiate leggerli…

GRAZIE!!!

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Notizie dal soggiorno al nord

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Notizie dal soggiorno al nord

Dopo l’ormai famosa estate 2020, dove abbiamo soprattutto apprezzato le bellezze del nostro paese, quest’anno ero nuovamente un po’ di più “on the road”. Terminati i mondiali ho trascorso due settimane tranquille a casa, quindi sono partita tre settimane in Scandinavia, dapprima in Norvegia, poi in Svezia e per finire in Finlandia. Queste tre settimane sono state molto intense, emozionanti e variate, da vari punti di vista.

1. Norvegia: matrimonio, emozioni, visite, allenamenti

L’obiettivo principale della prima settimana di viaggio in Norvegia era il matrimonio di Ida Marie e Olav ad Alesund. Visto che questa cittadina sulla costa occidentale della Norvegia dista circa 8 ore da Oslo, ne abbiamo approfittato per fare un paio di fermate strada facendo. Dapprima ci siamo fermati a Neslia, vicino a Sjusjöen, da Florian Schneider, che ha una bellissima casetta in riva al lago, con sauna, grill outdoor, bellissime cartine da CO e in inverno piste da sci di fondo davanti alla porta. Dopo due notti e 3 allenamenti di CO ci siamo spostati a Hövringen, alle porte del parco nazionale Rondane. Qui Flo ed io ci siamo viziati con un bel albergo e un’ottima cena, senza dimenticare un allenamento lungo e intenso nelle montagne del parco. Prima di arrivare ad Alesund abbiamo tappa-allenamento a Bjorli con una cartina stupenda. Giunti alla meta abbiamo visitato la città, corso tanto e soprattutto abbiamo festeggiato un matrimonio stupendo. È stato veramente emozionante vivere questo giorno assieme ai miei amici e alla mia seconda famiglia di Halden!

2. Svezia: coppa del mondo a Idre Fjäll

Dopo i festeggiamenti e l’atmosfera vacanziera, è arrivata l’ora di tornare al lavoro. Dopo altre 8 ore di macchina siamo arrivati a Idre Fjäll, un villaggio di vacanza nelle “montagne” svedesi. Dopo un paio di allenamenti di CO per ambientarci, è iniziato il secondo girone di coppa del mondo con una vera e propria lunga distanza: 1 ora e 40 minuti di bosco selvaggio e di pura CO, e il tutto in completa solitudine. Una gara molto difficile ma interessante, in un terreno fantastico. Avevo molto rispetto di questa gara, visto che il terreno scandinavo rimane sempre una sfida molto difficile per me. Sono riuscita a risolvere i compiti difficili, come le lunghe trattone in bussola, ma purtroppo ho fatto tre errori in zona punto che mi sono costati dall’1 al 2 minuti ciascuno. Sommando questi tre errori sono finita al 17esimo rango. Mi mancavano solo 2 minuti e mezzo per entrare nelle top10 e 5 minuti per le top6. Forse a voi il rango non sembra fantastico, ma considerati il terreno e le ambizioni che avevo prima della gara, è stato molto soddisfacente constatare di essere in grado di entrare nelle prime 10 in un terreno così scandinavo. Dopo un giorno di pausa, sabato si è svolta la gara sulla media distanza, in un terreno tecnicamente ancora più difficile. Purtroppo ho commesso un brutto errore che non si dovrebbe fare al primo punto, sbagliando la direzione nel verde. L’errore mi ha però “risvegliata” tant’è che in seguito ho corso molto bene nella parte difficile. Poco prima della fine, quando sembrava di essere già quasi al traguardo, sono incappata nel secondo errore: un punto apparentemente molto facile sulla cartina, si è rivelato molto più difficile del previsto, e io, come tante altre atlete ed atleti, abbiamo perso tempo a cercarlo. Ho chiuso la gara middle al 13esimo rango, nuovamente fuori dai top10, e questa volta anche più delusa. Il weekend di gare si è concluso con la staffetta. La mia squadra era la stessa dei mondiali: io ho corso in prima tratta, Sabine in seconda e Simona in terza. Come già ai mondiali, ho fatto un’ottima gara e ho dato il cambio a Sabine in seconda posizione, 5 secondi dietro alla svedese. Sono molto contenta di questa mia prestazione. Ho fatto un piccolo errore, ma per il resto avevo il pieno controllo della situazione e ho tenuto i nervi saldi. Al contrario, le mie due compagne di squadra non erano in giornata. Sabine ha fatto un grosso errore al primo punto e Simona ha lasciato via un punto. Peccato per non essere riuscite a difendere il secondo posto dei mondiali, ci riproveremo!

in azione alla Long

in azione alla Long

3. Finlandia: la Jukola al circolo polare artico.

Dopo Idre Fjäll il mio viaggio è continuato verso la Finlandia. Questa volta senza Flo e senza squadra nazionale, ma dopo due anni nuovamente con il mio club scandinavo Halden SK. A Rovaniemi, al circolo polare artico, si è svolta la staffetta di CO più grande al mondo, la famosa Jukola! Dopo che è stata annullata nel 2020 e spostata da giugno ad agosto, finalmente ce l’abbiamo fatta a correre questa edizione speciale al nord. Purtroppo la meteo e la luce del sole non erano come previsti per metà giugno (caldo e sole di mezzanotte), ma è stato comunque interessante essere così al nord. Chiaramente prima delle gare siamo passati a trovare Babbo Natale, che abita e lavora insieme ai suoi folletti a Rovaniemi, senza però riuscire a ricevere il regalo di Natale in anticipo… la Venla (staffetta delle donne) per noi non è andata come sperato. Con la squadra composta da Eveliina Hirvonen, Elena Pezzati, Svetlana Mironova ed io non abbiamo brillato. Nelle prima tratta abbiamo perso un po’ troppo tempo e quindi, fin dall’inizio, eravamo già fuori dalla lotta per il podio. Ma anche io, che ho avuto l’onore di correre l’ultima tratta, ci ho messo del mio: in un terreno piatto, verde e paludoso non sono abbastanza precisa con la bussola e ho perso  tempo visitando i vari farsta prima di arrivare al mio punto. Abbiamo quindi concluso la staffetta al 22esimo rango, non il risultato che speravamo, ma comunque è stato bello tornare a gareggiare nelle staffette scandinave dopo così tanto tempo! E già che c’ero, ne ho approfittato per correre anche una tratta notturna della staffetta degli uomini. Per Halden SK 2 sono partita in seconda tratta e ho corso ben 1 ora e 35min con la pila notturna a caccia di lanterne. Questa gara è andata bene e mi sono divertita molto!

Dopo il viaggio in Scandinavia ho avuto pochi giorni a casa prima di ripartire per Lenzerheide, dove con la nazionale abbiamo svolto 5 giorni di campo d’allenamento. L’obiettivo principale era di guardare già ai mondiali del 2023 a Flims-Laax, ma anche di prepararci alla stagione autunnale, che oltre a tre campionati svizzeri in terreni (pre-)alpini, vedrà come culmine la finale di coppa del mondo in Italia. Il mio obiettivo: difendere il 5. rango nella generale di coppa del mondo! 😊

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Le emozioni dei mondiali in Cechia

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Le emozioni dei mondiali in Cechia

I mondiali in Cechia sono passati già da una decina di giorni… Per fortuna ho trascorso la mia settimana dopo i mondiali occupata a Macolin a insegnare CO agli studenti di sport, così non sono caduta nella depressione post-mondiali… Mentre ora mi godo un po’ di meriata vacanza in Ticino. Per questo non ho ancora avuto veramente il tempo di capire se essere soddisfatta o meno dei miei risultati. Le emozioni sono ancora un po’ contrastanti… o forse è meglio essere sincera e dire la verità: sono contenta delle mie prestazioni tecniche, ma un po’ delusa dai risultati. Più che altro mi è mancato un risultato “bomba”, quel gran successo o quelle grandi emozioni che avrebbero reso il mondiale più soddisfacente. È però anche vero che il livello raggiunto non mi permette più un exploit ad ogni mondiale. Nel 2016 ho corso la mia prima gara ad un mondiale e ho sorpreso tutti (me stessa inclusa) con il 6° rango. Nel 2017 il grande successo è stata la riconferma del 6° rango, il 5° rango nella long e la prima medaglia mondiale nella staffetta sprint. Nel 2018 chiaramente l’oro nella staffetta è stato il grande trionfo. Invece il 2019 è stata una grande delusione con la middle in Norvegia. Mentre quest’anno non è stato per niente una delusione, anzi, mi sono riconfermata una delle migliori orientiste al mondo con due medaglie e il diploma nella sprint, dei quali posso essere orgogliosa. Sicuramente sono un po’ delusa della long, dove dopo un ottimo tre quarti della gara ho fatto due errori di fila che mi hanno buttato fuori dai top10. Nel complesso posso quindi dire di aver raggiunto gli obiettivi sebbene i sogni fossero un po’ più ambiziosi.

Ma entriamo un po’ più nei dettagli:

Gara sprint a Terezìn

Terreno molto speciale per una gara sprint: una cittadella circondata da un sistema di mura, fosse, trincee e passaggi “segreti”. Ci siamo preparati nel miglior modo possibile con allenamenti a Neuf-Brisach, una cittadina in Francia costruita in modo molto simile. La qualifica è andata molto bene, arrivando seconda nella mia batteria, dietro a Tove Alexandersson. Nella finale gli organizzatori si sono sbizzarriti con vari recinti e proprietà private, rendendo il percorso tecnicamente molto impegnativo. La mia gara è andata bene, ma ho dovuto investire tanto tempo per capire dove passare e come arrivare al punto. Inoltre ho preso una scelta sbagliata all’inizio del percorso, la quale mi è costata più di 10 secondi. Alla fine mi sono mancati 5 secondi alla medaglia di bronzo e 22 secondi all’oro. Da come vedete nella mia statistica non sono mai stata così vicina alla medaglia… motivo per cui sono leggermente delusa del sesto rango anche perché l’ho già occupato tante altre volte!

Foto: Rémy Steinegger

Staffetta sprint a Doksy

Dopo l’oro degli europei avevamo molta voglia di riconfermare la vittoria e vincere il secondo oro mondiale in questa disciplina dopo il 2014 (la prima edizione della staffetta sprint a un mondiale). La gara è partita bene: Simona si è fatta distanziare da Tove di 20 secondi, un piccolo distacco che però gli uomini non sono riusciti a chiudere, anzi, quando sono partita io in quarta tratta, avevo quasi 50 secondi di distacco dalla Svezia e solo 15 secondi di vantaggio sulla Norvegia e un gruppetto di altre squadre. Io ero pronta e motivata. E anche qui ho fatto una buona gara, non perfetta, con un piccolo errore di forse 5 secondi al punto 9, ma comunque una gara che avrebbe dovuto bastare per confermare il secondo rango. Invece la norvegese Andrine Benjaminsen si è avvicinata sempre di più, e nella parte finale, grazie anche a un farsta secondo me un po’ più corto, mi ha superata. Ho lottato e dato tutto, addirittura superandola verso il penultimo punto. Purtroppo però, nello sprint finale era più veloce (e aveva mezzo metro di gamba in più), così per finire, al posto di lottare per l’oro, abbiamo perso anche l’argento…. Ma una medaglia è una medaglia, siamo contenti del bronzo e non ci resta che complimentarci con Svezia e Norvegia che semplicemente hanno corso meglio di noi! Ci rifaremo nel 2022!!

Foto: Rémy Steinegger


Staffeta nel bosco, Hermanky

Correre la staffetta nel bosco per la Svizzera è sempre un grande onore. Dopo la mancata selezione nel 2019 in Norvegia, ero oltremodo contenta di essere di nuovo parte della squadra. Come nel 2017 e nel 2018, anche quest’anno ho corso la prima tratta. Ero chiaramente molto agitata, ma anche pronta per questa sfida. Avevo avuto abbastanza tempo per recuperare dopo le gare sprint e nei tre giorni di pausa mi sono preparata molto bene. Il terreno con le rocce arenarie mi piace molto e quindi ero molto fiduciosa. Il mio obbiettivo, dopo l’esperienza delle gare di selezione a fine maggio dove avevo fatto dei grandissimi errori, era di avere sempre tutto sotto controllo e di reagire subito alla prima insicurezza. E così ho fatto. Ho corso molto bene tecnicamente, soprattutto molto controllato. Non ho fatto il miglior tempo di gara, perché mi sono concentrata a evitare gli errori, a leggere bene e a controllare tutto. Però ho dato il cambio a Sabine in prima posizione con più di 30 secondi di vantaggio. Di questa mia prestazione sono molto orgogliosa! Anche se alla fine non è bastato per l’oro, siamo molto soddisfatte della medaglia d’argento!

Foto: Rémy Steinegger

Long, Hermanky

Dopo le emozioni della staffetta ero pronta e motivata per la long. La mia ottima tratta nella staffetta mi ha anche dato fiducia ed ero pronta alla partenza dell’ultima gara dei mondiali. Sono partita bene in gara, facendo scelte di percorso facili ma veloci. Ho corso bene e senza problemi, ma comunque al punto 6 mi ha recuperato Natalia Gemperle. Ciò mi ha dapprima stupito, ma poi mi son detta che poteva anche essere un vantaggio. Fino al punto 12 è stato così, abbiamo corso a un ritmo molto altro e abbiamo approfittato l’una dell’altra, ma poi io ho fatto un’altra microscelta e Natalia mi ha distaccato di quel poco che è bastato per farmi “perdere il tram”. Ho continuato comunque ben anche da sola fino al punto 15. Qui ho fatto uno stupido errore, scambiando due rocce e perdendo più di due minuti. Dopo questo errore ne è seguito subito un altro, e infine ho perso le energie… anche se avrei ancora potuto lottare per un rango nelle prime 10, ero arrivata al limite fisicamente e durante l’ultimo giretto dopo il passaggio spettacolo ho sofferto tanto. Per finire è risultato il 16esimo rango. Speravo di arrivare nelle prime 10, ma purtroppo era una gara così veloce e “facile” che non ci si potevano permettere errori. E come nella sprint, anche qui la classifica è molto tirata dal 7imo al 20esimo rango.

Foto: Rémy Steinegger e Marc Streit

Risultati mondiali Cechia

GPS Mondiali

Ora la stagione internazionale continua con le gare di coppa del mondo a Idre Fjäll e la finale a Cansiglio (Italia) a fine settembre. In Svizzera si continuerà a settembre con i campionati svizzeri. Dopo questa piccola pausa dalla CO sarò di nuovo motivata per la seconda parte di stagione!

Grazie agli organizzatori per averci organizzato delle gare uniche e fantastiche, e a tutti quelli che mi sostengono nella mia carriera da orientista: il mio fan club, i miei sponsor Banca Stato, EGK cassa della salute, AET, Lombardi SA, OL plus, NVII, Str8compass, alla Sporthilfe e Aiuto Sport Ticino, a tutti i tifosi ticinesi, svizzeri e all’estero, alla mia famiglia, ai miei amici e allenatori! GRAZIE!

Foto: Rémy Steinegger

Foto: Rémy Steinegger

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2 giorni ai mondiali...

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2 giorni ai mondiali...

Fra 2 giorni sarò alla partenza della gara sprint dei mondiali, nella storica cittadina di Terezin, in Repubblica Ceca.

Nel mio ultimo articolo avevo scritto che mancavano 10 giorni all’inizio della stagione internazionale, cioè agli europei di Neuchâtel. Nel mentre, quasi due mesi di silenzio. Ma questo vuoto di notizie sul mio sito è in realtà pieno di avventure, successi e soprattutto tante emozioni!

Agli europei di Neuchâtel abbiamo riconfermato il titolo nella staffetta sprint. Una partenza col botto: quattro tratte e quattro miglior tempi! Un vantaggio che forse ha reso la gara un po’ noiosa da guardare alla televisione, ma per noi atleti non è stato per niente noioso e facile, come è sembrato. Il risultato rispecchia semplicemente la nostra ottima preparazione e la nostra voglia di correre! Dopo la staffetta sprint è seguita la KO-Sprint. Una disciplina che odio e amo allo stesso tempo! Amo il contatto diretto con le avversarie… ma odio il fatto di poter essere buttata fuori in uno sprint finale come purtroppo è successo 😉 Ma la rabbia e la frustrazione si sono trasformate velocemente in motivazione e grinta per la sprint individuale di domenica. E FINALMENTE, domenica 16 maggio, sotto la pioggia di Neuchâtel, ho vinto la mia tanto attesa medaglia individuale. Dopo una gara quasi perfetta ho sprintato fino alla linea del traguardo, arrivando con un nuovo miglior tempo. Dopo di me partivano solo ancora due atlete, Simona (SUI) e Tove (SWE). I tre minuti fino all’arrivo di Tove li ho passati in uno stato di “trance”. Non realizzavo ancora bene che sicuramente avrei vinto una medaglia, e allo stesso tempo avevo capito che poteva succedere di tutto. Per finire è risultato il secondo posto, 5 secondi dietro a Tove e un secondo davanti a Simona. Una medaglia d’argento che per me vale oro! 😊 E un peso enorme che mi sono tolta dal cuore!

Oro nella staffetta sprint!

Oro nella staffetta sprint!

Argento nella sprint individuale. Foto: Rémy Steinegger

Argento nella sprint individuale. Foto: Rémy Steinegger

Finiti gli europei abbiamo voltato pagina, e dalle sprint siamo passati al bosco. Sono andata una settimana in Cechia per prepararmi alle gare di selezione, ma i pensieri erano ancora a Neuchâtel… Così le gare di selezione per i mondiali non sono andate come speravo. Nelle due middle ho fatto dei bei pascoloni, ma per fortuna alla long ho fatto vedere una bella gara, conquistandomi la qualifica in questa disciplina. Così ai mondiali sarò alla partenza nelle gare sprint e long, e spero anche nelle due staffette!

Nel frattempo, dalle gare di selezione è passato un mese e la mia preparazione è proseguita molto bene. Gli europei sono analizzati e messi da parte, mentre il fuoco per i mondiali è stato acceso. Dapprima ho passato due settimane a Zurigo, occupata con lavoro ed esame per l’abilitazione all’insegnamento (che ho passato e quindi ho FINALMENTE anche concluso questo capitolo). Nel contempo mi sono comunque allenata bene fisicamente. Dopodiché ho trascorso due settimane in Cechia, dapprima solo con Florian e Severin, dopo con la squadra nazionale. Ho fatto delle gare test in ogni disciplina in terreni simili e tutte sono andate molto bene. Anche negli allenamenti fisici ho ricevuto tanti feedback positivi. Mi sento quindi veramente pronta per questi mondiali, motivata e agitata, il mix che ci vuole!

in azione in Cechia

in azione in Cechia

Il programma dei mondiali:

Sabato 3.7: sprint qualifica e finale, Terezín à Live su SRF

Domenica 4.7: Sprint-relay, Doksy à Live su SRF

Martedì 6.7: Media distanza, qualifica e finale

Giovedì 8.7: Staffetta, Hermansky à Live zu SRF

Venerdì 9.7: Long, Hermansky

Oltre che su SRF potete anche seguire tutte le gare sul sito della IOF.

PS: per avere news un po’ più frequenti potete seguirmi sul mio profilo Instagram e Facebook. Li scrivo un po’ più regolarmente 😉

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EGK- European Orienteering Championship 2021

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EGK- European Orienteering Championship 2021

Fra una decina di giorni, finalmente, sarò di nuovo alla partenza di una gara internazionale. Dal 13 al 16 maggio si svolgeranno a Neuchâtel i campionati europei di corsa d’orientamento. Per la prima volta sarà un europeo “solo” sprint, con le discipline staffetta-sprint, KO-Sprint e sprint individuale.

Per poter partecipare a questo evento ho dovuto qualificarmi, partecipando alle gare di selezione. La prima gara è stata un 5000m in pista a Berna, dove ho cercato di correre un nuovo personale (personale attuale è di 17’07’’). Sono convinta di aver la forma necessaria, però il vento e il fatto di dover correre da sola non mi ha permesso di scendere sotto questo personale. Con il tempo di 17’12’’ ho vinto nettamente la gara di selezione e sono soddisfatta. Le gare seguenti si sono svolte in Ticino con cartina e bussola. Ad Arbedo abbiamo iniziato con una gara sprint, a Gordola abbiamo continuato con le gare nella disciplina Knock-out e ad Aurigeno abbiamo finito con una gara individuale. Prima di queste gare ero moltoooo nervosa e quindi ho dovuto lavorare mentalmente, per rimanere tranquilla e concentrarmi sul mio compito. Da tanto tempo non avevamo più gare importanti che contano veramente per qualcosa e quindi non ero più abituata a vivere queste emozioni.  Sapevo di essere in forma e che una qualifica per gli europei non sarebbe dovuta essere un problema, ma comunque volevo fare bella figura, ottenere un posto nella staffetta-sprint e anche fare il pieno di fiducia per gli europei. E direi che ci sono riuscita! Sono contenta con le mie prestazioni e con i ranghi 1, 2, 1, 2, 1 e 3 posso dirmi soddisfatta. Qualche errore però c’è stato e quindi restano ancora alcune piccolezze a cui lavorare nei prossimi giorni. Ringrazio ancora tutti gli organizzatori e aiutanti che hanno reso possibile queste interessanti e ben organizzate gare in Ticino.

Se vi interessa, potete trovare il GPS di tutte le gare al seguente link.

Foto dei Testlauf di Rémy Steinegger

Ora sto cercando di mettere a posto i dettagli e di prepararmi a puntino al grande evento, che si svolgerà dal 13 al 16 maggio a Neuchâtel. Dal lato fisico sto facendo ancora qualche allenamento di qualità, come ripetute e allenamenti sprint, dal lato tecnico mi sto preparando con analisi cartine e dal lato mentale sto cercando di trovare il giusto equilibrio tra euforia, nervosismo e tranquillità. Da mercoledì a domenica ci troviamo ancora per un breve campo di preparazione con la nazionale, dapprima a Losanna e poi a Laufen, dove parteciperemo ai campionati svizzeri sprint. Dopo due giorni di riposo a casa ci ritroveremo a Neuchâtel, e dopo un test PCR negativo, si apriranno le danze!

Giovedi 13 maggio (giorno dell’ascensione), si svolgerà la staffetta-sprint a Neuchâtel, in zona Maladière. Al moment è stato selezionato un gruppo di 6 atleti, 4 correranno e due saranno riserva. La squadra verrà pubblicata il giorno prima. Venerdì correremo a St. Blaise la qualifica per la gara KO-Sprint. Sabato ci saranno i quarti, le semifinali e la finale della KO. Vedremo fino a dove arriverò… e domenica il tutto si concluderà con la sprint individuale a Neuchâtel. Il mio obiettivo è di correre la staffetta sprint, e se sono in squadra, di provare a difendere il titolo conquistato a Tesserete nel 2018. Mentre nelle gare individuali sono molto curiosa di vedere dove mi situo nel confronto internazionale, dopo un anno e mezzo senza paragoni. Sono fiduciosa di essere almeno al livello “pre-corona” e quindi cerco di lottare per essere nelle prime 6 a livello individuale.

Foto: rémy Steinegger

Foto: rémy Steinegger

Purtroppo, per i motivi che conosciamo tutti, saranno degli europei un po’ diversi dal solito. Se penso agli europei in Ticino del 2018, e le immagini del canalone d’arrivo con tutte le bandierine svizzere, mi dispiace molto sapere che quest’anno non ci sarà nessuno a fare il tifo. D’altra parte, sono più che felice di poter fare queste gare e quindi accetto questa decisione, e tutto il concetto di protezione che sta intorno a questo grande evento, senza problemi.

Comunque, anche voi tifosi potete seguire e fare qualcosa per l’evento. Infatti potete seguire le gare live su SRF2. Avrete quindi immagini dalla città, GPS e intertempi, il tutto accompagnato dai commenti di Simone Niggli. Mentre per sostenermi potete fare un “Fanvideo”, che verrà mostrato allo schermo gigante mentre corro verso l’arrivo. Mi farebbe piacere sentirvi mentre sprinto sulla linea del traguardo!

Sotto EOC@Home trovate tutte le info su come seguirmi live da casa

E sotto EOCfan trovate tutte le informazioni su come sostenermi con un video!

Grazie!

Foto: Rémy Steinegger

Foto: Rémy Steinegger

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Pasqua in Cechia

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Pasqua in Cechia

Dopo l’eccezione del 2020, dove ho passato la Pasqua a casa a mangiare cioccolata per la frustrazione, quest’anno ho di nuovo trascorso questo periodo svolgendo un campo d’allenamento. Infatti, con la nazionale siamo stati nove giorni in Cechia ad allenarci nei terreni dei mondiali di quest’estate. Abbiamo svolto diversi allenamenti tra le stupende rocce arenarie, altri nei terreni più montagnosi che contraddistingueranno la gara sulla media distanza. Senza dimenticare giustamente anche qualche allenamento sprint nelle cittadine di Litomerice e Mlada Boleslav.

 Dopo l’esperienza all’ultimo campo in Francia, dove purtroppo ci sono stati alcuni casi positivi di coronavirus, questa volta il concetto di protezione era molto più severo: viaggio in automobili private dalla Svizzera in gruppetti di quattro persone, le stesse con le quali ho anche vissuto in appartamento. Abbiamo di nuovo dovuto cucinare noi, la spesa però l’ha fatta una sola persona incaricata apposta. Di conseguenza, della Cechia ho visto veramente solo i boschi e il nostro appartamentino. Grazie anche ai vari test PCR che abbiamo effettuato all’inizio e alla fine del campo, siamo così sicuri di essere tornati a casa sani e salvi. Nonostante questo severo concetto di protezione non ci abbia permesso di socializzare, ho apprezzato moltissimo poter fare questo campo d’allenamento. Prima di tutto perché fare CO in questi boschi stupendi è un vero piacere e secondo perché finalmente mi sembra di essere nuovamente una sportiva d’élite che si allena seriamente per un obiettivo concreto (in questo caso i mondiali in Cechia). Ho molto apprezzato un allenamento “gara” sulla lunga distanza, tracciato dal tracciatore dei mondiali, al quale hanno partecipato varie nazionali (norvegesi, svedesi, cechi, polacchi, ungheresi, tutti anche in Cechia in questi giorni ad allenarsi). Così, dopo quasi un anno e mezzo di “pausa”, finalmente ho di nuovo potuto paragonarmi con atlete straniere e cercarmi su una classifica “internazionale”. Anche per me personalmente il campo è stato un gran successo.  Mi trovo molto bene in questo tipo di terreno e ho potuto fare molte esperienze importanti. Ora so dove posso ancora migliorare e a cosa devo lavorare nei prossimi mesi. Negli allenamenti veloci ho visto che la mia forma è molto buona, così torno dal campo molto motivata per il grande evento di questa estate. L’unica pecca del campo… a metà settimana è arrivata la neve e le temperature sono scese attorno ai 0 gradi costringendomi ad affrontare il bosco con due paia di calze, giacchetto e guanti da sci…

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Tornata dalla Cechia ho messo da parte le cartine boschive e tirato fuori quelle urbane da sprint. Siamo a un mese dagli europei sprint in casa! Ora non mi resta che riposare e prepararmi alle prime vere gare della stagione, le gare di selezione. Sabato 17 aprile correremo il tradizionale 5000m in pista a Berna, la settimana seguente seguiranno due gare sprint e una KO-Sprint in Ticino (Arbedo, Gordola e Moghegno). Spero di poter confermare la mia ottima forma fisica e di conquistarmi più discipline possibili per gli europei! ;-)

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Pronta per le gare...

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Pronta per le gare...

È passato troppo tempo dall’ultimo articolo sul mio sito. Eppure di avventure da raccontare ce ne sono state tante. Infatti, l’inverno 2020-2021 è stato molto intenso, ho intrapreso nuovamente qualche viaggio e soprattutto è stato un periodo dove ho racimolato tante ore di allenamento.

Dopo la mia operazione dello scorso novembre ho dovuto ripartire con una riabilitazione per poi iniziare la preparazione invernale un po’ più tardi del normale. La pausa forzata mi ha fatto molto bene, ridandomi la motivazione e l’energia per lavorare sodo. Durante il periodo natalizio a casa, con tanta neve, ho potuto approfittarne per qualche attività un po’ diversa dal solito, come sci di fondo, racchette, sci alpino e per la prima volta anche escursioni con le pelli da foca. A inizio gennaio ho finalmente di nuovo messo piede su di un aeroplano, e assieme a un gruppetto di compagni di nazionale siamo andati a Barbate (Spagna) ad allenarci al caldo e nei boschi delle coste spagnole. Un campo d’allenamento di quasi due settimane molto fruttuoso, che mi ha consentito di lavorare intensamente alla mia tecnica di CO, ma anche di fare un passo avanti a livello fisico. Soprattutto mi sono veramente goduta di nuovo la vita da sportiva d’élite in un campo d’allenamento. Tornata dalla Spagna, abbiamo fatto una tre giorni di allenamenti sprint in Alsazia con la nazionale, come preparazione agli europei in Svizzera a maggio. In queste garette interne in terreni molto interessanti (castelli, borghi, paesini intricati) ho visto come la mia forma fisica e tecnica è migliorata molto in confronto a inizio gennaio, e posso dire di essere tornata ai miei livelli dell’anno scorso. La preparazione per la stagione 2021 sta dunque andando a gonfie vele!

Dopo un periodo più tranquillo a casa, a metà febbraio è arrivato il primo vero campo d’allenamento con la nazionale, questa volta a Fontainebleau, in Francia. Questo terreno a sud di Parigi, quindi in fondo abbastanza vicino a casa, è stata una bella sorpresa. Mi sono divertita un sacco in questi boschi che a tratti assomigliano al Ticino, a tratti alla Cechia, con tanti sassi e rocce, ma a tratti sembra di essere in Scandinavia. Anche la meteo era dalla nostra parte, e anche se per la prima volta non eravamo in Spagna o Portogallo, abbiamo goduto di temperature e meteo mediterranee. In questo campo ho veramente potuto migliorare la mia tecnica, soprattutto il lavoro con la bussola e la precisione in zona punto (piena di sassi). Sapersi orientare tra le rocce e i sassi sarà poi anche una tecnica decisiva ai mondiali in Cechia. A causa del coronavirus e delle varie restrizioni abbiamo pernottato suddivisi in gruppi. Noi ragazze abbiamo dormito insieme in un “quasi castello”. Visto che abbiamo dovuto cucinare noi, il campo non era solo intensivo dal lato “orientistico”, ma anche a livello culinario 😉

Purtroppo durante il campo sono anche arrivate news negative. L’Euromeeting, le gare di preparazione ai mondiali in Cechia e primo confronto internazionali da più di 17 mesi, è stato annullato. Così come pure tutte le nazionali fino a metà aprile. Di conseguenza, esattamente come l’anno scorso, dopo una ottima preparazione invernale e arrivata molto affamata di gare a inizio marzo, arriva una nuova batosta: stagione 2021 posticipata… a quando?

Questo inverno si è visto che lo sport d’élite si può e si deve praticare. Così come si sono tenuti gare di coppa del mondo e mondiali nelle discipline sportive invernali (sci, biathlon, sci di fondo, ecc), sono fiduciosa di poter finalmente di nuovo gareggiare agli europei in casa a Neuchâtel a maggio. Cosa avremo in programma fino a lì non lo so. Ciononostante continuo ad allenarmi motivata e fiduciosa per essere pronta al grande giorno. Tra l’altro, sul profilo Instagram e Facebook di EGK-Cassa della salute (@EGK-Gesundheitskasse) potete seguire la mia preparazione agli europei con interessanti post. Non perdetevelo!

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Fiduciosa verso il 2021

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Fiduciosa verso il 2021

Vite tolta dal piede, pausa di stagione conclusa, riabilitazione in corso, “3er-Gespräch” fatto (riunione di analisi e pianificazione con allenatrice personale Sime e allenatore della nazionale Baptiste) e progetti futuri stilati. Ora c’è solo da sperare in una stagione 2021 normale…. Ma visto che non posso influenzarla (oltre che a mantenere le regole emanate dal BAG) non resta che aspettare e fare tutto ciò che posso per essere pronta per il 2021.

Dopo una pausa completa di dieci giorni ho ricominciato pian piano ad allenarmi, dapprima con un po’ di esercizi di rafforzamento del tronco, poi con un po’ di bici, con corsa in acqua e grazie ai fiocchi di neve caduti a inizio settimana, addirittura con lo sci di fondo. Sto quindi cercando di rafforzarmi e di riprendere la resistenza ma con discipline che non danno colpi, per far ricrescere bene la ferita nell’osso. Mercoledì prossimo saprò se tutto è andato bene e se posso ricominciare a correre. Da un lato sapere che gli “altri” si stanno già di nuovo allenando normalmente e intensamente crea in me un certo stress mentale, ma dall’altro devo ammettere che la pausa e questo inizio un po’ diverso mi fanno molto bene. La stagione 2020 è stata molto lunga (il periodo d’allenamento è praticamente durato da metà novembre 2019 fino a fine agosto 2020, per poi fare un mese di competizioni) e frustrante. La motivazione per ripartire a pieno regime non l’avevo veramente, mentre grazie a questa pausa la voglia di correre sta aumentando di giorno in giorno. A volte solo quando si viene privati di qualcosa, ci si rende conto quanto si ama farlo… 😉

Con la bici in balcone….

Con la bici in balcone….

…e con gli sci sulle piste!

…e con gli sci sulle piste!

Il periodo natalizio, che a me piace particolarmente ma che normalmente è anche molto stressante, è iniziato in modo molto tranquillo. E l’agenda non sembra neanche così piena per le prossime settimane… Purtroppo anche il tradizionale “KaZu” (Kaderzusammenzug) della nazionale di inizio stagione, con test fisici, pianificazione, team building e la divertente festa della nazionale è stato cancellato, e si svolgerà in versione virtuale. Quindi passerò un altro sabato davanti allo schermo del computer e rivedrò i miei compagni solo in forma virtuale. Anche se un po’ deludente, mi sono ormai abituata a questa forma di contatto.   

Per il momento non mi resta che fare del mio meglio per tornare in forma, ricaricare le batterie, fare il pieno di motivazione ed essere pronta per un 2021 che, secondo il piano originale, sembra bello pieno e intenso, con europei in Svizzera a maggio, mondiali in Cechia a luglio, coppa del mondo in Svezia ad agosto e in Italia a fine settembre. Ma dal 2020 ho imparato che serve innanzitutto molta flessibilità, capacità di adattamento e avere sempre un piano B in tasca...

In volo…. verso il 2021!

In volo…. verso il 2021!

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Dalla Cechia alla seconda ondata di Covid

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Dalla Cechia alla seconda ondata di Covid

Il mese di ottobre è iniziato con la mia prima vera avventura “orientistica” di quest’anno. Vista l’incertezza sulle condizioni in Cechia e un possibile lock down, io e altri sei compagni della nazionale ne abbiamo approfittato per fare un campo d’allenamento nei terreni dei mondiali dell’anno prossimo. Con un permesso speciale per sportivi d’élite e seguendo chiare regole di sicurezza, siamo partiti in auto da Zurigo, per arrivare 8 ore dopo a Turnov, cittadina della “Boemia Svizzera”, conosciuta per le formazioni di pietra arenaria, rocce dalle forme più bizzarre come torri, porte e che formano dei veri labirinti. Il terreno è veramente fantastico e ha reso ogni allenamento un vero piacere. Abbiamo anche potuto partecipare ai campionati middle cechi, dove ci siamo confrontati con gli atleti Cechi e con Tove Alexandersson (anche in un campo d’allenamento privato). La trasferta in Cechia mi ha fatto bene, visto che non conoscevo il terreno mi ha dato un’idea su cosa devo allenare in inverno per essere al top ai prossimi mondiali. Inoltre, il terreno è così speciale e bello, che mi ha dato una bella spinta motivazionale!

A metà ottobre abbiamo svolto ancora un campo d’allenamento in Svizzera con la nazionale, dove abbiamo preparato sia i mondiali in Cechia del 2021 come pure i mondiali casalinghi del 2023, allenandoci in terreni alpini e sassosi. Purtroppo non ho potuto concludere la stagione partecipando ai campionati ticinesi sprint a Gordola, visto che il terreno è stato “chiuso” per noi atleti della nazionale a causa della gara di selezione per gli europei del 2021 che si terrà proprio a Gordola. Ho cercato un programma alternativo e l’ho trovato nella gara “stairways to heaven” da Piotta a Ritom. Non proprio la mia disciplina, ma comunque un’esperienza interessante fare 1,3km, 790 m di salita e 4261 gradini il più in fretta possibile! 😊

Nel frattempo la secondata ondata di coronavirus ci ha nuovamente travolto. Questa volta abbiamo almeno fatto in tempo a finire le gare di co in Svizzera (tranne i TOM che purtroppo quest’anno son saltati), mentre l’unica gara che poteva essere di livello un po’ “internazionale”, cioè l’Euromeeting in Repubblica Ceca, è stato annullato a causa del covid. È l’ennesima delusione, anche se dovrei averci fatto l’abitudine. La stagione è finita e possiamo mettere una pietra sopra a questo maledetto 2020, fare una pausa e guardare avanti a un 2021 che si spera migliore. Ma è più facile da dire che da fare… Da una parte è stata una stagione “lunga”, con un nuovo record di ore d’allenamento visto che, in mancanza di una continuità nelle gare, la preparazione è durata quasi tutta la stagione. Allenarmi senza un obiettivo così come le varie posticipazioni e annullamenti mi hanno stancata. Poter fare pausa è quindi un sollievo. Dall’altra parte quest’anno mancano però i ricordi e le emozioni. I mondiali, le gare di coppa del mondo, le tradizionali staffette scandinavi e tutte le altre gare sono venute a mancare. Tutte avventure che regalano emozioni positive o delusioni, momenti che a fine stagione ti fanno apprezzare quelle poche settimane di pausa, di weekend tranquilli, senza viaggi, senza pressione e con il tempo libero per fare altro. Non avendo potuto assaporare l’emozione di questi momenti ma, al contrario, avendo passato molti finesettimana a casa senza pressione, è come se non avessi bisogno di fare pausa perché non me la sono veramente meritata.

Mi sento quindi in una fase di transizione: non ho più voglia di allenarmi, ma non avendo niente da fare e non potendomi godere il mese “culturale” (viste le restrizioni causate dal covid) non mi resta che continuare comunque ad allenarmi un po’ (ma non troppo 😉). Il 12.11. toglierò le viti nel mio osso navicolare (operato nel 2018) e sarò costretta a 4 settimane senza corsa. Sarò quindi costretta a una settimana di pausa forzata, per poi ripartire con l’allenamento di forza e alternativo (bici, acquajogging) e riprendere la corsa a dicembre.

La stagione si dovrebbe concludere definitivamente con la finale del Grand Slam 2020 ad Aarau questo sabato. Poi come detto, seguirà una vera pausa e un paio di settimana di riabilitazione. Non mi resta che analizzare questo anno speciale, trovare cosa ho fatto bene e cosa c’è da migliorare e qualche spunto per il 2021. Sperando che sarà un anno migliore!

Cosa porterà il 2021??

Cosa porterà il 2021??

Un grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto anche in questo anno difficile e senza grandi successi. Grazie a Flo, alla mia famiglia, alla mia allenatrice Simone Niggli, alla squadra nazionale (allenatori, staff, fisio, dottori e compagni), al mio fan club e a tutti i miei fans nel mondo. Grazie anche a Giulia, che mi corregge sempre gli articoli. E soprattutto grazie ai miei sponsor, che anche se non ho potuto portare i loro loghi nel mondo, mi hanno sostenuta nel 2020 e sosterranno anche in futuro! Grazie Banca Stato, EGK-cassa della salute, azienda elettrica ticinese, ditta d’ingegneria Lombardi SA, OL plus, NVII, Str8 compass a aiuto sport svizzero!

EGK mi sostiene per altre tre stagioni. Foto R.Müller

EGK mi sostiene per altre tre stagioni. Foto R.Müller

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La stagione di CO 2020

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La stagione di CO 2020

La stagione di CO del 2020 è iniziata da poche settimane e fra una settimana è praticamente di nuovo finita. In questo breve ma intenso mese ho conquistato un titolo di campionessa ticinese, una medaglia d’argento ai campionati svizzeri sprint, un amaro quarto posto ai campionati svizzeri sulla lunga distanza e un nuovo record personale sui 5000m ai campionati svizzeri di atletica leggera. Prossimamente mi aspettano ancora i campionati svizzeri sulla media distanza, i campionati ticinesi di sprint e infine, come nuova avventura, i campionati svizzeri sui 10km su strada. Come avete potuto leggere, vista la carenza di gare di corsa d’orientamento, mi sono data anche alle gare di podismo, gareggiando al mio secondo meeting di atletica leggera, mentre fra una settimana parteciperò al mio primo campionato svizzero di corsa su strada. In fondo devo trovare delle nuove avventure per tenere alta la motivazione.

In gara ai LOM. Foto: C. Aebersold

In gara ai LOM. Foto: C. Aebersold

Sono abbastanza soddisfatta dei risultati conseguiti nelle gare di quest’autunno. Grazie al campo d’allenamento a Gstaad con la nazionale a metà agosto, dove ho rinfrescato la tecnica e i vari processi di CO, sono riuscita a fare delle gare controllate e stabili. Durante il primo weekend di competizioni, che prevedeva la gara di selezione sulla lunga distanza svoltasi a Piora e la nazionale a Eigenthal, la sfida principale per una volta non è stato il coronavirus, ma il maltempo. Ho combattuto con me stessa per mantenere la calma e la concentrazione anche con la forte pioggia, il buio nel bosco, i fiumi in piena e qualche tuono e fulmine. Il weekend seguente, questa volta con il sole, si sono svolti i campionati svizzeri sprint e la staffetta sprint. Il sabato ho corso in squadra con Alice, Fix e Filippo per i quartieri di Frauenfeld mentre domenica ho conquistato il secondo posto ai campionati svizzeri sprint nella città di Kreuzlingen, in una gara tecnica e interessante. Questa seconda gara era il mio obiettivo stagionale. Volendo vincere una medaglia ai mondiali sprint che purtroppo non si sono svolti ho dovuto accontentarmi di una a livello svizzero. Una bella gara è stata anche la lunga distanza a Egg-Platten Wehntal. Purtroppo, questa volta all’arrivo ero decisamente meno soddisfatta: dopo un’ottima prima parte della gara, ho fatto due stupidi errori che mi hanno fatta finire ad un soffio dal podio. Sono passata così da un finesettimana pieno di soddisfazioni a uno di delusioni. Ma come è bello vivere di nuovo queste emozioni! 😊

In gara agli SPM. Foto: Remo Ruch

In gara agli SPM. Foto: Remo Ruch

Oltre alle gare di CO, si è anche di nuovo normalizzata e riempita un po’ la mia vita. Dopo la pausa causata dal covid-19 e la seguente pausa estiva ha ripreso anche il mio lavoro al centro medico-sportivo Kerenzerberg, gli allenamenti di condizione fisica che do a dei giovani tennisti, così come il semestre al politecnico, dove frequento l’ultimo corso necessario per l’abilitazione per l’insegnamento. La mia giornata è quindi nuovamente un po’ più strutturata e l’agenda si sta riempiendo di impegni, riunioni, lavori da scrivere e consegnare. Anche la vita da sportiva è di nuovo più facile, visto che oltre alle gare si svolgono nuovamente anche gli allenamenti giornalieri con il centro nazionale di allenamento a Zurigo.

Finite le gare importanti in Svizzera, a ottobre dovremmo andare in Repubblica Ceca per ben due volte, in modo da prepararci per i mondiali del 2021. La prima volta per un campo d’allenamento, poi per delle gare. Visto che ora la Repubblica Ceca è sulla “lista rossa”, verrà deciso all’ultimo se si potrà partire o meno. Bisogna quindi rimanere flessibili e prendere giorno per giorno per come vengono (come d’altronde sto già facendo da tutto l’anno).

Cosa invece posso già organizzare è la seconda edizione del nostro weekend di corsa. La prima edizione si è svolta con successo a fine agosto. La seconda edizione è in programma il 7 e l’8 novembre. Anche se sul flyer c’è scritto che la lingua del corso è il tedesco, abbiamo deciso di organizzarlo in entrambe le lingue (italiano e tedesco). Iscrivetevi ora! :-)

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Un’estate diversa

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Un’estate diversa

È già arrivato agosto e pian piano, speriamo, nel mondo dello sport si ritorna alla normalità. Infatti, settimana prossima è previsto il primo campo d’allenamento ufficiale con la nazionale dopo il campo in Portogallo di fine febbraio, a fine mese si terranno le gare di selezione per l’Euromeeting e a settembre sono in programma i vari campionati svizzeri. Ormai niente è sicuro quest’anno, ma almeno al momento ho degli obiettivi e di conseguenza sto riiniziando la preparazione specifica per la stagione di CO.

Sì, perché nell’ultimo mese mi sono allenata, ma non in modo mirato. Per una volta mi sono goduta un’estate un po’ diversa dal solito. Come già scritto nell’articolo precedente, ho passato tutto il mese di giungo in Engadina. Con la base a St. Moritz e assieme a tanti compagni della nazionale sono andata alla scoperta della bassa e alta Engadina al passo di corsa, sulla bici e con cartina e bussola in mano. È stato un mese molto intenso, con tante ore di allenamento, tanti allenamenti di CO, allenamenti ad alta intensità in pista e tanti chilometri sulla bici da corsa. Dopo il periodo di lockdown nel quale ero bloccata a Zurigo e in giro a corsa da sola o con Flo, mi ha fatto proprio bene cambiare aria e vedere altra gente. E devo anche riconoscere che un blocco di allenamento così variato, intenso e voluminoso non l’avrei potuto fare durante una normale estate visti i continui viaggi da una gara all’altra e la preparazione specifica per i mondiali.

Fuorcla Surlej.

Fuorcla Surlej.

Tornata a casa dall’Engadina ho partecipato alle prime gare di CO di quest’anno, la Chasse Neutrass. Ho poi corso un nuovo personale sul 3000m (9’54’’) e parallelamente ho continuato a lavoricchia. Sono quindi partita con le mie amiche per quattro giorni al mare a Finale Ligure. Dopo aver vissuto varie avventure insieme, è dal 2015 che, soprattutto a causa dei miei impegni sportivi, non riuscivamo più a concederci una vacanza insieme. Inaspettatamente l’occasione giusta per godermi una bella vacanza al mare è arrivata quest’anno. E per una volta non mi sono sentita in dovere di correre e allenarmi seriamente, ma ho potuto vivere altre avventure, come andare in rampichino sui trail della regione, provare l’adrenalina dello scuba diving e chiaramente godermi il mare, sole e relax.

Dopo questa piccola vacanza sono tornata al “lavoro”, accumulando tante ore di allenamento. Dapprima ho partecipato al mini campo d’allenamento con la nazionale a Tenero, dove abbiamo visitato alcune cartine speciali, tra le quali Cimalmotto. Avevo sentito tanto parlare di questa cartina e di questo bosco, ma non ci ero mai stata. E il viaggio tortuoso su per la val di Campo è valso la pena visto che ho trovato un bosco selvaggio e tecnicamente molto difficile che mi ha davvero messa alla prova facendomi sudare le proverbiali 7 camicie.

Foto: C. Aebersold

Foto: C. Aebersold

Durante il lockdown, saputo che le gare internazionali sarebbero state annullate e capito che avremmo trascorso l’estate a casa, mi comunque prefissata due obiettivi: tornare con la bici da corsa da Zurigo a Cugnasco e fare un longjogg partendo dal Brè sopra Lugano fino al Piano di Magadino, passando da varie cime come Monte Boglia, Denti della Vecchia, Cima di Foiorina, Gazzirola e Camoghè. Questi due progetti gli ho realizzati assieme a Flo e sono state una vera avventura. Entrambe mi hanno messa a dura prova, soprattutto nella discesa. In bici, una volta espugnato il Passo del San Gottardo la cosa sembrava fatta. Invece gli 80 chilometri fino a casa sono stati durissimi a causa del controvento in tutta la Leventina e Riviera. Da Biasca fino a casa mi è sembrato molto più lungo che da Zurigo fino a Biasca… 😉 Mentre la discesa dal Camoghè a Giubiasco non è stata problematica a causa del controvento, ma per via dei 2000m di discesa ripida che mi hanno distrutto i piedi, i quadricipiti e la schiena.

Anche se la qualità degli allenamenti nelle ultime settimane non era la migliore, ho deciso di correre i campionati ticinesi sui 3000m in pista a fine luglio. Non ho mai partecipato a un meeting di atletica e volevo approfittare di questa estate senza gare orientistiche per provare cose nuove. Con il mio tempo di 10’14’’ non sono così soddisfatta, visto il crono che avevo corso a inizio mese (9’54’’), ma del titolo di campionessa ticinese invece sono molto contenta. E con questa prima gara in pista è anche partita la preparazione alla stagione autunnale. Sono infatti ritornata in Engadina, questa volta solo per quattro giorni e per partecipare alle 5 gare del Bündner-Weekend. In programma c’erano due medie distanze, una lunga distanza e due sprint, una in paese e una nel bosco. Tranne che con la gara sprint nel bosco, dove ho fatto fatica a calibrare la cartina con il terreno, sono contenta delle mie prestazioni. Fisicamente sono in forma, e tecnicamente sono migliorata gara dopo gara. Ho avuto un bel duello con la mia compagna di nazionale Sabine Hauswirth e mi è piaciuto molto poter di nuovo lottare per ogni secondo e ogni metro!

in azione a Samedan. Foto: Severin Howald

in azione a Samedan. Foto: Severin Howald

Ma ora basta avventure e riiniziamo con la vita vera da orientista!

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Il lento ritorno alla normalità

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Il lento ritorno alla normalità

Sono passati ben due mesi dall’ultimo articolo sul mio sito, e ho già ricevuto commenti da fan che mi dicono sarebbe ora di scrivere di nuovo qualcosa. Sono pienamente d’accordo: aspettare due mesi tra un articolo e l’altro sono troppi. Ma d’altra parte cosa scrivere durante questo strano periodo? Le avventure orientistiche abituali per questo periodo son venute a mancare, i mondiali sono stati cancellati e la delusione è grande (anche se la decisione non era neanche così inaspettata). Di conseguenza la motivazione per l’allenamento non è sempre stata al massimo, e non volevo riempire il mio sito con lamentele e frustrazione. Così ho preferito restare in silenzio e limitarmi a qualche notizia sporadica sui social.

Ora la vita sta tornando alla normalità. Pian piano possiamo di nuovo trovarci in gruppo, fare allenamenti organizzati, i ristoranti e i negozi sono di nuovo aperti, si possono usare i mezzi pubblici e tornare al lavoro. Anche se ormai le gare internazionali sono annullate e quindi la stagione non sarà mai come doveva essere, c’è un po‘ di speranza che almeno qualche gara in Svizzera possa venir fatta. Di conseguenza ho di nuovo un obiettivo per il quale lavorare e ciò mi aiuta molto a ritrovare la motivazione. Ma la cosa più motivante, è che dopo tre mesi completi “ferma” a casa a Zurigo, ho potuto finalmente cambiare aria, e con la nazionale sto trascorrendo un mese in Engadina. L’idea era di fare un campo d’allenamento a St. Moritz prima dei mondiali Sprint di luglio in Danimarca, combinando gli effetti dell’altitudine con allenamenti sprint nei paeselli dell’Engadina. Anche se i mondiali a luglio non si terranno, abbiamo deciso di fare comunque questo campo d’allenamento in altura. Ora non devo allenarmi così specificamente per le gare sprint, ma posso fare un bel blocco di allenamento “invernale” in estate. E così, assieme a dei bei allenamenti tecnici sprint nei nuclei della regione, faccio anche degli allenamenti di CO nei meravigliosi boschi grigionesi, tanti chilometri a corsa in montagna e ancora più chilometri con la bici da corsa sui passi (da zero sono passata a quattro passi in due settimane, con Julier, Bernina, Albula e Maloja). Dopo vari mesi di monotonia, è un vero piacere correre in posti nuovi e soprattutto di nuovo in compagnia. Svolgere ripetute in pista con 7 altre ragazze, giri in bici da corsa in 6, corsette serali in 4 e addirittura correre in acqua in gruppo (da soli è noiosissimo) è decisamente di grande motivazione! E non c’è niente di meglio che finire una settimana intensa di allenamento con una buona pizza in compagnia al ristorante! Che bello il ritorno alla normalità!

Sono esattamente a metà del mio soggiorno in Engadina, quindi sono passate già due settimane belle intense con tante avventure. Eccovi un breve riassunto di quello che ho vissuto negli ultimi mesi, sia a casa durante il periodo Corona, sia ora in Engadina:

-        Ho fatto due tentativi di un 5000m in pista. 17’18’’ e 17’24’’ sono i due tempi che ho ottenuto. Nuovo record personale (17’18’’), ma non ho corso quello che speravo.

-        Ho partecipato alle gare di corsa individuali “tour de Uetli”, 5 tappe su e intorno all’Uetliberg, registrato con segmenti Strava (www.tour-uetli.ch). Uno dei pochi eventi che mi ha veramente motivata e ricordato per certi versi il nervosismo e le emozioni di una gara.

-        Dopo quasi 2 mesi a Zurigo, a metà maggio ho finalmente di nuovo trascorso 10 giorni in Ticino. È incredibile come grazie al Coronavirus si apprezzano nuovamente le cose che prima ci sembravano scontate, come tornare a casa, incontrare le amiche, fare i soliti giri a corsa intorno a Cugnasco, fare CO a gola di Lago, ecc.

Monte Ferraro

Monte Ferraro

-        In Engadina ho percorso il mio primo giro con la bici da corsa di oltre 100km e con due passi nel mezzo (St. Moritz – Julier -Teifencastel – Albula – St. Moritz).

-        Domenica 7 giugno ho svolto il mio primo allenamento sprint veloce, con chip e avversari, a Zuoz. L’ultimo allenamento di questo tipo l’avevamo fatto il 16 marzo, giorno della conferenza stampa che ha imposto il lockdown! Che bello, poter di nuovo praticare la mia disciplina preferita!

Sprint a Zuoz

Sprint a Zuoz

-        A causa della pausa sportiva ne ho approfittato per avanzare con la mia abilitazione per diventare insegnate di sportiva alle scuole medie superiori. Ho concluso “da casa” 4 materie, scritto vari lavori, gestito una giornata sportiva per un liceo intero “online” e ora la fine è finalmente in vista.

E la mia vita da sportiva come prosegue? Le prossime due settimane le passo ancora in Engadina, dove il weekend prossimo si svolgeranno delle prime “gare-allenamento” nei boschi dei JWOC 2016. Dopo il campo d’allenamento in Engadina si terranno le prime gare ufficiali in Svizzera. Ho poi anche qualche mio personale progetto, come ad esempio tornare in bici da Zurigo a Cugnasco e poi ovviamente godermi un po’ le vacanze estive in Ticino. Da agosto la vita da sportiva dovrebbe tornare lentamente alla normalità, con campi d’allenamento in Svizzera, gare, campionati svizzeri e forse anche qualche gara in Repubblica Ceca (dove si terranno i mondiali nel 2021).

Visto che sono a casa più spesso del solito, avrò anche più tempo da dedicare al mio lavoro nell’ambito della diagnostica sportiva. Oltre ad allenare la condizione fisica di giovani tennisti e fare test di diagnostica al centro sportivo Kerenzerberg, in agosto e novembre organizzerò due weekend di corsa in Ticino. Il programma prevede di iniziare il weekend con un test in pista, con misurazione del lattato per definire i parametri d’allenamento e imparare a gestire le giuste intensità. Seguono allenamenti di corsa con scuola della corsa, forza e stretching. Mi farebbe molto piacere avervi come partecipanti, quindi annotatevi le date!

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Pasqua a casa

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Pasqua a casa

Trascorrere i giorni di Pasqua a casa senza impegni, e oltretutto potermi anche godere gli ovetti e i coniglietti di cioccolata, non succede spesso!

Quest’anno, come la maggior parte delle persone, ho festeggiato Pasqua a casa. Tra un ovetto di cioccolata e l’altro ho cercato di ricordarmi come ho passato la Pasqua negli ultimi anni, rendendomi conto di non essermi più potuta abbuffare di cioccolato da tanti anni! 😉 L’anno scorso mi allenavo in Norvegia. Nel 2018 ero sorprendentemente in Ticino ma il giorno di Pasquetta si è tenuta la prima gara di selezione per gli europei casalinghi: un bel 5000m in pista. Quindi cibi leggerei e poca o niente cioccolata che, come avrete probabilmente capito, io adoro! Nel 2017 ero al campo d’allenamento in Estonia e Lettonia (e c’era la neve!!). Nel 2016 altro campo d’allenamento questa volta in Svezia (dove ci hanno scassinato la macchina e derubato i bagagli). Stesso discorso nel 2015 con il campo d’allenamento in Scozia. Nel 2014 ho seguito come monitrice il campo della selezione Ticino nel Emmental. Nel 2013 ho partecipato al campo d’allenamento di Asiago, nel 2012 a quello con la nazionale in Svizzera per la preparazione dei mondiali in casa. E anche se non ricordo di preciso, penso che anche dal 2009 al 2011 sono sempre stata via a un qualche campo con la nazionale juniores, mentre dal 2004 al 2008 ero con ogni probabilità al campo pasquale della SeleTI… Quindi, a parte l’eccezione del 2018, è praticamente dal 2003 che non sono più tranquilla a casa durante i giorni di Pasqua. Quest’anno, come ben sappiamo, non si può (e deve) fare tanto altro che #stayathome e così finalmente ho di nuovo potuto cercare un coniglio di cioccolata, riempirmi la pancia con un ottimo brunch pasquale (con treccia, salmone, birchermüesli, formaggi e uova) e mangiare ovetti per tutto il giorno! Visto che ormai trascorro le giornate e i pasti solo con Flo, era ora di parlare un po’ con qualcun altro e quindi, come vuole la tradizione Howald-Aebi, abbiamo organizzato il brunch di Pasqua assieme a loro… connessi via Skype. È stato bello chiacchierare con qualcun altro e sentire news da Berna da Bettina e Sam, dai suoceri a Oberönz e da Marion e Ivar da Oslo!

Anche se in questo periodo tutti i giorni sono simili, grazie alla meteo favorevole, mi sono goduta questi giorni di Pasqua e di quasi estate. Chiaramente, oltre a mangiare, ho continuato a tenermi in forma, addirittura con qualche allenamento di CO. L’atmosfera nel bosco al momento è stupenda e viene tanta tanta voglia di fare gare…

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Purtroppo però le gare sono ancora lontane… Settimana scorsa la federazione internazionale di CO ha infatti deciso di cancellare tutte le gare di coppa del mondo, inclusi gli europei, e deciso di spostare i Campionati mondiali in Danimarca da luglio a ottobre, se possibile. Una decisione in tal senso verrà presa entro il primo di luglio, e ciò dipende chiaramente da come sarà la situazione coronavirus e le possibilità e le condizioni per allenarsi e spostarsi. 

L’allenamento comunque procede, anche perché al momento è la cosa che fa più bene a corpo e anima. Alcuni giorni sono più motivata, altri meno. In generale in questo periodo il mio stato d’animo cambia velocemente. Alcuni giorni sono piena di energia, ho da lavorare per il politecnico, l’allenamento va alla grande e mi rendo conto di come sono fortunata anche in questo difficile momento. Altri giorni sono frustrata, demotivata, infelice e mi sembra un anno di vita perso. Faccio anche fatica a non lasciarmi influenzare dagli altri, guardare come si allenano i miei compagni di nazionali, le mie avversarie in Svizzera e all’estero. Sembra sempre che gli altri stiano meglio… Ma alla fine siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo riuscire a sconfiggere questo virus tutti insieme.

Per tenere alto il morale e la motivazione ho deciso che voglio provare a correre un nuovo record personale sui 5000m. Visto che penso di essere in ottima forma, voglio vedere nero su bianco che tempo riesco a correre. Ho intenzione di provarci a inizio maggio, sperando di poter di nuovo usare le piste dei 400m. Dopodiché penso di fare un po’ di “pausa”, nel senso che mi allenerò ancora, ma meno intensamente e senza un piano, per poi iniziare la preparazione ai mondiali a inizio giugno. Ma in questi mesi ho imparato che è meglio non fare troppi programmi, ma prendere settimana dopo settimana.

Tra l’altro anche altri compagni della nazionale vogliono mettere alla prova la loro forma, non con una garetta sui 5km come la sottoscritta, ma addirittura sui 50km. Matthias Kyburz prova a battere il record del mondo correndo 50km sul tapin roulant. Seguitelo live a questo link!

#TrainAtHome

#TrainAtHome

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Sentimenti contrastanti

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Sentimenti contrastanti

Iniziamo dalle cose belle. Come vi avevo preannunciato, a fine febbraio ho trascorso una settimana in Portogallo con la nazionale. Qui ho svolto un campo d’allenamento molto intenso e variato, con molti allenamenti sprint, ma anche vari allenamenti nel bosco, prima nelle dune di Quiaios, poi tra le colline di Viseu. È stato per me personalmente uno dei migliori campi d’allenamento. Abbiamo fatto tanti allenamenti di qualità con un programma molto intenso: giornata KO-Sprint con qualifica, ¼ finale, ½ finale e finale, staffetta-sprint, staffetta nel bosco, media distanza, sprint qualifica e finale e forme di ripetute in salita con CO sprint in discesa. Oltre a sperimentare tutte queste forme di gara, ho fatto ancora due CO notturne, sei allenamenti a intensità bassa, un allenamento di forza e un allenamento di corsa. In totale quindi 18 allenamenti in 9 giorni, dei quali 8 erano ad alta intensità. Nel complesso sono riuscita a correre molto bene. Negli allenamenti veloci ho di nuovo potuto confermare la mia ottima forma, vincendo la media distanza, la staffetta sprint in generale con ottimi tempi. Così pure negli allenamenti di tecnica ho lavorato bene, chiaramente con qualche errore, ma in generale sono molto soddisfatta delle mie prestazioni. Abbiamo inoltre avuto modo di conoscere da vicino il nostro nuovo allenatore Baptiste e osservare il suo metodo di lavoro, con riunioni e analisi degli allenamenti molto interessanti. Ma soprattutto, dopo il periodo lungo invernale, è stato un vero piacere passare di nuovo una settimana con i compagni della nazionale! Sarei rimasta volentieri ancora qualche settimana in più, visto il bel clima, i bei boschi, le belle e intricate cittadine portoghesi e tutte le cartine che ci sono ancora e che non abbiamo visitato.

Sono tornata a casa piena di fiducia, con tanti chilometri di CO nelle gambe e nella testa e pronta per alcuni giorni di riposo prima di iniziare finalmente la stagione di CO con le prime gare! Dapprima avrei avuto in programma i campionati svizzeri di Cross, poi il 2 TMO ad Astano, i campionati svizzeri notturna, e via discorrendo. Poi cosa è successo lo sapete tutti…

Il Coronavirus ha dapprima cancellato il nostro campo d’allenamento in Italia (MOC sprint camp e MOC championship), poi ha annullato le prime gare e ora è arrivato al punto da cancellare tutta la prima parte di stagione. Al momento non è più possibile fare allenamento di gruppo (quindi niente allenamenti NLZ, allenamenti nazionale, ecc), tutte le palestre sono chiuse e tutte le gare fino al 31 di maggio sono state annullate. Quindi niente coppa del mondo a Neuchâtel a fine maggio. La speranza che si possano fare i mondiali a luglio c’è ancora… e la speranza è l’ultima a morire!

Al momento a casa mia regnano però frustrazione e delusione. La preparazione è andata benissimo, la forma era al top, anche tecnicamente stava andando tutto bene ed ero pronta per iniziare la stagione. Per una come me, che ha bisogno di confronto, di competizione e di gare, è dura tornare nella modalità invernale. Ora mi aspettano almeno due mesi e mezzo di allenamento da casa, in solitaria e cercando di non ammalarmi. Il mio lavoro al Sportzentrum Kerenzerberg è anche fermo, e anche i miei corsi per l’abilitazione al politecnico sono in stand-by. Non mi resta che trovare la motivazione per legare le scarpette e uscire a corsa… finché si può!

Facciamo attenzione, laviamoci bene le mani e non ammaliamoci! In questo modo potremo rivederci il prima possibile!

#StayAtHome

#StayAtHome

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Pronta per un nuovo campo d'allenamento!

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Pronta per un nuovo campo d'allenamento!

Le settimane passano velocemente, ed eccomi di nuovo in viaggio. Questa volta verso il Portogallo, al primo campo d’allenamento con la nazionale. Nei terreni costieri intorno a Quiaios cercheremo di migliorare le nostre abilità nel correre in bussola, mentre nell’entroterra, zona di Viseu, lavoreremo alla precisione in zona punto. E naturalmente ci sono in programma anche tanti allenamenti sprint, dal Knock-out, staffetta-sprint alle ripetute in salita con CO in discesa. Sarà un campo molto variato e intenso!

Dal mio ritorno dal Sudafrica fino ad adesso ho invece trascorso ben 5 settimane di fila a casa in Svizzera (quasi un record 😉). Anche queste sono state 5 settimane intense e variate, meno dal lato “orientistico”, ma più dal lato professionale. Supplenza come docente di educazione fisica al liceo a Lugano, al liceo a Savosa, al liceo Rämibühl a Zurigo e tante giornate di diagnostica sportiva al centro sportivo Kerenzerberg. Non mi sono annoiata, ho fatto tante esperienze lavorative e ho guadagnato qualche soldo. Oltre a lavorare però ho continuato ad allenarmi bene. Dopo il mio campo d’allenamento in altitudine mi son sentita veramente bene ed in forma. Anche i vari test che ho fatto, dal test del volume del sangue, test del lattato sul tapin roulant fino al test del VO2 massimo, hanno dato tutti risultati molto positivi e hanno confermato le mie sensazioni. Molto soddisfatta sono chiaramente dei miei due test annuali della nazionale, dove ho ottenuto un nuovo record personale.

Con la nazionale abbiamo già fatto un piccolo campo sprint in Vallese, dove abbiamo fatto un bel weekend intenso con tante gare sprint in vari paesini e cittadine per me sconosciute. Sabato sera abbiamo anche fatto serata “solo donne”, con un paio di orette di arrampicata e una bella cenetta gourmet.

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In programma c’erano anche le prime gare. A fine gennaio ho vinto assieme a Flo la staffetta Metsässä nei dintorni di Berna, mentre a inizio febbraio ho corso i campionati ticinesi di cross a Camignolo, correndo per la prima volta per la mia nuova società di atletica, la Virtus Locarno. Correndo per una società di atletica ho anche potuto veramente vincere il titolo di campionessa ticinese, titolo che mi mancava nel mio palmarès… Settimana scorsa è anche iniziata la stagione ci corsa d’orientamento in Ticino, con la prima gara della Sprint Cup a Lugano. È stato bello, dopo la pausa invernale risalutare tutti gli amici della CO ticinese.

Foto: Nicola Carenini

Foto: Nicola Carenini

Foto: Nicola Carenini

Foto: Nicola Carenini

L’allenamento invernale sta quindi andando molto bene, ma prima che la stagione inizia per davvero, devo ancora lavorare un po’ intensamente alla tecnica, sia nel bosco che nella sprint. Il campo in Portogallo arriva quindi al momento giusto e sono pronta a investire un po’ di ore nella cartina e bussola!

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Avventura sudafricana

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Avventura sudafricana

L’ultimo articolo sul mio sito è ormai vecchiotto, raccontavo della pausa e di come è stato duro riniziare… Ora invece sono pienamente immersa nell’allenamento invernale… anzi estivo! Sono appena tornata a casa da 23 giorni di campo d’allenamento in Sudafrica: poco più di tre settimane in altitudine a 2100m sopra il livello del mare, sole, caldo, tanti chilometri e tanti minuti di corsa! Come già due anni fa , durante l’inverno 2017-2018, anche quest’anno ho deciso di passare tre settimane a Dullstroom, un paesino a nord di Johannesburg su un altipiano ricco di laghetti, colline e sentieri. Il posto in sé non è niente di speciale, ma vista l’altitudine è diventata una meta per tanti atleti. Anche quest’anno oltre a Flo e la sottoscritta c’erano orientisti finlandesi, atleti svedesi, germanici, polacchi e tanti altri. All’allenamento in pista del sabato mattina eravamo almeno una quarantina di corridori! 😉

Flo ed io ci siamo uniti soprattutto agli orientisti finlandesi, potendo approfittare di vari loro servizi come misurazione del lattato, massaggiatore, allenamenti di CO e in generale di un po’ di compagnia. Speriamo di aver dato anche a loro qualcosa con la nostra presenza e la nostra filosofia d’allenamento!

Oltre a correre, mangiare e dormire Flo e io abbiamo anche partecipato a due tappe della cinque giorni di gare di CO Big5 Orienteering Week. Sabato 30 gennaio abbiamo fatto un viaggetto di due ore a Graskop per partecipare alla media distanza, approfittando per fare anche qualche fermata turistica alle cascate “Berlin Falls”, ai “Potholes”, al “Three Rondavells view Point” e pausa bagno e bevanda rinfrescante in un bellissimo bar all’aperto.

Venerdì 2 gennaio abbiamo intrapreso il secondo road trip, questa volta verso Hazyview, dove abbiamo dapprima corso la gara sprint WRE in un resort di vacanza, e poi trascorso il pomeriggio a caccia di animali nel parco nazionale Kruger. Dopo i problemini tecnici avuti nel bosco della media distanza, è stato bello iniziare l’anno nuovo con una gara sprint e con la prima vittoria dell’anno!

Un’altra uscita speciale è sicuramente stata la giornata di CO a Kaapsehoop. Un paesino molto carino e un terreno di CO favoloso. Una collina aperta con tantissimi sassi e formazioni rocciose. Una foto dice più di mille parole…

In azione durante l’allenamento a Kaapsehoop

In azione durante l’allenamento a Kaapsehoop

Per il resto abbiamo passato il tempo ad allenarci in maniera variegata: a corsa, in bici, in acqua e in palestra. Mi sono allenata molto bene, ho fatto tanti chilometri e soprattutto ho fatto un blocco molto intensivo di corsa. In 5 giorni ho fatto 6 allenamenti di ripetute: 2 allenamenti di ripetute in un giorno, seguito da un giorno con un solo allenamento a intervalli. Poi giorno di pausa e di nuovo un blocco di tre ripetute in due giorni. L’ho fatto per la prima volta nell’ottica di dare un nuovo stimolo al mio corpo per diventare più veloce. L’idea è di fare cinque di questi blocchi fino ai mondiali di Luglio (quindi 1/5 già fatto!).

Nonostante abbia trascorso gran parte delle mie giornate a correre e recuperare, ho vissuto anche qualche esperienza tipicamente sudafricana, come una lezione nella scuola di Sakhelwe, assieme a Paula Gross (che fa un pratico da maestra di 4 settimane a Dullstroom). È stato molto impressionante entrare in un’aula di scuola semplicissima, con solo una lavagna e dentro stipati 58 (!!) allievi. Non hanno tutte le tecnologie e il materiale che abbiamo noi, la lezione è molto semplice, con il docente che scrive alla lavagna e gli allievi che trascrivono sul quaderno. Tuttavia, anche in Sudafrica come da noi in Svizzera, matematica resta pur sempre matematica! E prima di prendere il volo abbiamo visitato anche il museo dell’Apartheid a Johanensburg. Museo molto interessante e importante per capire il passato di questo Paese…

Ora sono di nuovo a casa, mi sto riprendendo dal campo d’allenamento e riabituando al freddo della Svizzera, e sono motivata per un altro bel blocco di allenamento invernale!

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Stagione 2019 analizzata, discussa e... grazie!

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Stagione 2019 analizzata, discussa e... grazie!

Come ogni anno, finite le ultime gare importanti è il momento di fare pausa. Il corpo ha bisogno di riposare, i muscoli e le articolazioni di passare qualche settimana senza i colpi della corsa e anche la mente ha bisogno di rilassarsi, di non dover pianificare tutto nei dettagli e di non pensare sempre a quando fare il prossimo allenamento. È anche l’occasione per fare altro nella vita, come concentrarsi sugli studi o il lavoro, fare qualcosa con degli amici al di fuori della CO, uscire la sera, dormire fino a tardi, fare qualcosa di culturale e tanto altro per il quale spesso non si ha abbastanza tempo.

Così ho fatto anche io, tornata dalla Cina ho iniziato il pratico di insegnamento al liceo Rämibühl a Zurigo, lavoro un po’ al centro sportivo Kerenzerberg, vado al concerto di Nek con Flo e al circo Knie con il mio figlioccio, in visita a Strasburgo con l’O-92 (soprattutto a fare shopping) e cerco di incontrarmi con amici e parenti per i quali non ho tanto tempo durante l’anno. Ammetto che la vita “normale” mi piace, e riniziare con gli allenamenti non è stato facile. Ma da questa settimana pian piano ho ripreso a correre e ad allenarmi seriamente.

Anche se è periodo di pausa, è un periodo intenso di analisi della stagione passata, guadare indietro agli obiettivi che mi ero prefissata, trovare il motivo dei successi e insuccessi e poi anche guardare avanti alla prossima stagione, pianificare il 2020 con campi d’allenamento, gare e obiettivi principali. Chi ha partecipato all’evento del Fan Club FORZA ELENA a Breno ha già sentito la retrospettiva dell’anno e anche quale è il mio obiettivo l’anno prossimo. Grazie ai numerosi partecipanti e soprattutto un grazie di cuore a tutti i sostenitori, sia per la bellissima somma che ho ricevuto anche quest’anno, sia per il sostegno morale nei momenti facili e anche in quelli difficili!

Il 2019 è stato nuovamente un anno di successo. Ho finito la stagione al 5° rango nella classifica generale di coppa del mondo, quindi nuovo record personale. Con i gironi di coppa del mondo sono molto soddisfatta, soprattutto in autunno, dove a Laufen ho ottenuto due podi e in Cina la vittoria nella staffetta sprint e il resto tutto top 7. Però c’è ancora l’amarezza dei mondiali, una singola gara che è andata male, molto male, e che fa ancora male adesso. Ma son sicura di aver imparato da questa avventura e potrò trarne profitto in futuro!  

Finita una stagione, è anche il momento di dire grazie. GRAZIE DI CUORE a tutti i miei fans in Ticino, in Svizzera e nel resto del mondo, ai miei allenatori, ai miei fisio in Ticino, a Zurigo e in Norvegia. Ringraziamenti speciali vanno alla mia famiglia, al mio compagno Flo, alla mia allenatrice Simone Niggli e al comitato del mio Fan Club, che mi sostengono nella mia vita da sportiva e non. E per una volta voglio anche citare Giulia Pedrazzi, che poverina, deve correggermi gli articoli che scrivo su questo sito, così che potete leggere un testo senza troppi errori. (Questo articolo non l’ho fatto correggere, quindi gli errori sono colpa mia 😉)

Un grande grazie anche ai miei sponsor, senza di loro non potrei vivere da professionista e svolgere il mio sport in Svizzera e all’estero: Banca Stato del cantone Ticino, EGK-Cassa della salute, Azienda Elettrica Ticinese, studio d’ingegneria Lombardi SA, MediaTImarketing, OLplus, Schweizer Sporthilfe, NVII e str8compass.

Last but not least: il GRAZIE più grande va alla mia allenatrice della nazionale Vroni König-Salmi, che purtroppo, dopo 7 anni ha deciso di smettere come allenatrice della nazionale. Vroni mi ha aiutato ad arrivare qui dove sono, se ho vinto delle medaglie internazionali, il merito è suo. Non solo tante volte mi ha detto la frase giusta prima di partire nel bosco, o mi ha aiutato ad analizzare un allenamento andato male, ma spesso mi ha anche aiutato a prendere decisioni importanti di vita. Vroni, mi mancherai!!

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L'avventura Cina

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L'avventura Cina

Di ritorno dalla Cina ho avuto bisogno di un po’ di pausa e distanza da questo viaggio… Sono successe tante cose, ho vissuto tante emozioni (positive e negative) e son state scritte tantissime opinioni. Subito al mio rientro non ho avuto voglia di parlarne anche io… ma ora pian piano sono pronta per raccontarvi questa avventura.

Non vedevo l’ora di partire per la Cina, una nazione in cui non ero ancora mai stata, ma alla quale avevo già pensato un paio di volte, viste le varie gare PWT che lì vengono organizzate. Il mese scorso, oltre alla coppa del mondo, anche i world games militari si sono svolti in Cina, e così ho potuto trascorrere oltre due settimane in questo paese. Il viaggio lungo in aereo a me piace molto, è uno dei rari momenti nella mia vita che mi prendo il tempo di guardarmi un film e, visto che dormire in aereo non è il mio forte, questa volta ne ho guardati ben tre di fila 😉.  La trasferta è stata organizzata assieme a tutto il resto della delegazione svizzera partecipante a questi world games militari ed è stato quindi molto divertente rivedere vari compagni di scuola reclute di altre discipline sportive. Arrivati a Wuhan sono rimasta per la prima volta impressionata: per noi atleti hanno costruito da qualche parte nel nulla un mega villaggio. E non un piccolo villaggio, ma un quartiere gigante, con palazzoni di 27 piani, parchi, stagni, sentierini per correre e templi cinesi, due piste di atletica, palestra, ospedale, mensa, parrucchiere e negozi vari. Tutto nuovo di zecca! Anche la mensa era pronta ad accogliere atleti da tutto il mondo con buffet cinese, europeo, internazionale e mediterraneo. Paura non bisogna averne visto che di telecamere ce n’erano ogni 20 metri, per entrare nel villaggio bisognava passare ogni volta da un metal detector e le porte si aprivano solo con l badge personale. Il secondo aspetto che mi ha impressionato: cinesi dappertutto! Ad accoglierci in albergo, a comandare il lift, per attraversare le strisce pedonali, a pulire ogni metro di stradina e pure ad aprirci la porta della mensa.

il piccolo villaggio degli atleti

il piccolo villaggio degli atleti

Abbiamo trascorso i primi giorni ad ambientarci in questo contesto molto particolare e ad affinare la preparazione con gli ultimi allenamenti, come ad esempio una serie di ripetute nel parco del villaggio CISM o una corsa in un boschetto di Wuhan. Sabato come da programma si è svolto il Model Event, anche questo organizzato benissimo. La sera si è tenuta la cerimonia d’apertura più incredibile e mozzafiato che io abbia mai vissuto: in uno stadio pieno di gente (probabilmente migliaia di cinesi sono stati obbligati a venire a guardare!) siamo entrati al passo di marcia, per poi assistere a uno spettacolo incredibile. Fino a qui tutto bene.

Foto: Meico Oehninger

Foto: Meico Oehninger

Domenica sono iniziate le gare di CO. Una zona di partenza organizzatissima, “warm-up map” con spettatori cinesi e una pre-partenza di ben 10 minuti. Il mio numero di chip è stato controllato almeno 4 volte, e se il mio chip ha fatto il clear e il check l’hanno anche controllato almeno in 10 cinesi. La partenza era in cima a una collina, sotto a un tempio, con palco di partenza e TV. Ho preso la cartina e ho dovuto ridere: nei 10 minuti di pre-partenza ci han fatto salire in cima alla collina, per poi alla partenza, farci riscendere subito, prendere un sentiero e risalire sulla prossima collina. Ho fatto tanti giri sul sentiero per evitare il bosco verde. È stata una bella gara, purtroppo però ho preso una scelta sbagliata e soprattutto ho fatto un errore di 2 minuti dopo il passaggio spettacolo. Arrivata all’arrivo scarico il chip e cosa vedo? 5to posto, 2 minuti dietro alla russa Rudnaia (medagliata ai mondiali) e… 9 minuti dietro a una cinese, altri 6 minuti dietro a un'altra cinese. “È impossibile” è stata la prima cosa che ho detto… sotto shock sono andata alla tenda degli svizzeri. Anche Sarina era perplessa…. Anche dagli uomini è arrivato secondo un cinese. Più passava il tempo e più si sentivano storie strane dal bosco: cinesi con la cartina in tasca, cinese che non legge mai la cartina, strani passaggi nel verde fatti fuori bene, nastri rossi in zona punto, ecc. Certe storie vere, altre meno. Ad ogni modo la questione era evidente: i cinesi avevano barato! Forse a leggere la storia così sembra quasi divertente… io non mi sono divertita. Per me è crollato il mondo, il fair-play è una delle regole più importanti nella CO e vedere con i propri occhi come non viene rispettato fa male. Sono seguiti proteste, tante discussioni e situazioni non molto confortevoli per noi ma soprattutto per i responsabili: discutere con i cinesi non deve essere molto bello. Infine è arrivato l’annuncio ufficiale con i cinesi che si sono ritirati autonomamente dalle gare per fair-play… Ridicolo!

Arrivo della Middle: ridere per non piangere… Foto: Meico Oehninger

Arrivo della Middle: ridere per non piangere… Foto: Meico Oehninger

Dopo questo episodio io non avevo più molta voglia di correre…. Non perché non mi fossi divertita nella middle o perché non è bello fare CO in Cina, ma semplicemente perché non volevo far parte di questo “circo”. Stefan “Beppi” Lombriser, il nostro coach, è però riuscito a motivarmi con la sfida “corri, vinci una medaglia e poi la buttiamo via, così dimostri che non te ne frega niente di questa gara”. Son partita bene, poi ho fatto un errore di almeno due minuti al secondo punto e già mi son trovata dietro Ursula Kadan partita due minuti dopo di me. Da li la gara è andata molto bene e abbiamo fatto un garone con il terzo rango finale a due minuti dalla vincitrice. E la medaglia? La trovate in una palude nei dintorni di Wuhan.

terzo posto nella long. Foto: M. Oehninger

terzo posto nella long. Foto: M. Oehninger

Per concludere abbiamo corso la staffetta. Angela ha purtroppo perso un po’ di tempo in prima tratta, poi con il recupero di Sarina in seconda tratta e il mio in terza tratta abbiamo concluso al sesto rango.

Finite le gare a Wuhan ero contenta di potermene andare a Guangzhou e alle gare di coppa del mondo, in un ambiente meno militaresco, dove non è stata ripulita tutta la città per noi e poter così vedere e vivere la vera Cina. Il viaggio con un treno ultraveloce (310km/h) è stato confortevole, l’arrivo a Foshan con 28 gradi e tanta umidità un po’ meno… Abbiamo avuto due giorni per ritornare nella modalità sprint, con degli allenamenti nei dintorni dell’albergo davvero fantastici. La prima gara di coppa del mondo è stata la middle nel bosco XiQian Mountain, in una cartina speciale con vari sentieri, parchi, zone aperte e bosco molto fitto. Grazie all’esperienza maturata durante le gare dei CISM ho capito che tatticamente sarebbe stato meglio scegliere di fare il giro sui sentieri e così ho fatto. Fino al terz’ultimo punto sono andata molto bene, recuperando anche due avversarie partite prima. Poi negli ultimi tre punti ho perso quasi un minuto in insicurezze e problemi a capire la cartina. Sono arrivata arrabbiata all’arrivo, soprattutto quando ho visto che al penultimo punto ero ancora 4ta. Ma impressionante la nostra prestazione di squadra femminile: 3-4-5-6-7 sono i risultati di noi svizzere! Domenica si è svolta la staffetta sprint nella “Hollywood” cinese. Abbiamo corso tra le ricostruzioni di Hong Kong, Macao e templi cinesi, e per la prima volta quest’anno abbiamo battuto gli svedesi in una staffetta! 😊 La mia tratta finale è andata molto bene, ed è stato proprio soddisfacente staccare tutti e arrivare come prima all’arrivo!

La coppa del mondo 2019 si è conclusa con la gara sprint individuale a Songtang: paesino intricato e molto difficile, bel percorso con scelte decisive e ottima organizzazione. La mia gara mi sembrava buona, ma all’arrivo mi son accorta di aver fatto una scelta veramente sbagliata dove ho perso 30 secondi e così di nuovo la possibilità di conquistare un ottimo risultato. Ho dovuto accontentarmi del 7° rango, nuovamente con una prestazione svizzera incredibile con i ranghi 2, 4, 6 e 7. Tutto sembra perfetto, con un bel finale di stagione, se non fosse che nelle donne ha vinto una cinese e negli uomini è arrivato terzo un cinese, lo stesso che un mese prima a Laufen nella sprint si è classificato intorno all’ottantesimo rango… Dopo la gara e la premiazione abbiamo festeggiato Andreas Kyburz che ha concluso la sua carriera agonistica, e Vroni König-Salmi che ci lascia come allenatrice. Poi di fretta e furia per noi che abbiamo partecipato ai mondiali militari è arrivato il momento di partire verso l’aeroporto, senza defaticamento (ma tanto la stagione è passata), senza cena e senza partecipare alla cerimonia di chiusura. E in aeroporto, seduti tranquilli al gate ad aspettare il nostro volo ci siamo chiesti: ma è possibile ottenere risultati come quelli cinesi senza barare?!?

La Cina è interessante, ha dei paesaggi bellissimi, come i vari parchi con laghetti, stagni e templi. Le cartine da CO sono belle e molto interessanti, la sprint è stata una delle gare più belle che abbia mai corso. Ma la loro cultura, il regime e la situazione politica non fanno per me. Non sono mai stata così contenta di tornare a casa e di atterrare a Zurigo. E soprattutto mi son resa conto di quanto siamo fortunati a crescere e vivere in una nazione come la Svizzera.

Ora la stagione è finita, ed è il momento di guardare indietro alla stagione 2019, e di pianificare il prossimo anno. Non perdetevi quindi l’evento Forza Elena con la retrospettiva del 2019, sabato 10 novembre a Breno. Ci sono ancora posti, e di storie da raccontare (sulla Cina, sulla Norvegia e su tanto altro) ne ho ancora tante!

Grazie di tutto Vroni!!!

Grazie di tutto Vroni!!!

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